Frasi celebri del film Le Quattro Volte

Le quattro volte di Michelangelo Frammartino è un film che riesce a raccontare la vita attraverso un linguaggio silenzioso ma potente, dove le immagini e i suoni della natura diventano protagonisti.

Sebbene la pellicola si sviluppi senza il ricorso a dialoghi espliciti, alcune frasi del film hanno lasciato un’impronta indelebile nella memoria dello spettatore.

Ogni parola, rara e misurata, sembra portare con sé un carico di significato profondo, che va oltre il semplice racconto e ci invita a riflettere sul ciclo della vita, sul nostro legame con la natura e sul significato dell’esistenza stessa.

Le frasi che emergono in questo capolavoro cinematografico riescono a condensare tutta la filosofia del film, toccando temi universali con una semplicità disarmante.

In un mondo in cui spesso le parole vengono sovraccaricate di significati, Le quattro volte riesce a usare il silenzio e la parca presenza di frasi celebri per trasmettere emozioni forti e verità profonde.

Il suo linguaggio minimale è l’essenza stessa di un film che invita alla riflessione e alla meditazione.

Scheda Tecnica

Titolo: Le quattro volte
Regista: Michelangelo Frammartino
Anno di uscita: 2010
Paese: Italia
Lingua: Italiano (con pochi dialoghi)
Genere: Drammatico, Documentario, Filosofico
Durata: 88 minuti
Produzione: RAI Cinema, Archimede, Sacher Film
Sceneggiatura: Michelangelo Frammartino
Fotografia: Renzo Lucenti
Montaggio: Michelangelo Frammartino, Marco Spoletini
Musica: Alessio Bonomo

Cast principale:

  • Giuseppe Fuda : Il vecchio pastore
  • Bruno Timpano : Il giovane pastore
  • Nazareno Timpano : Un altro giovane pastore
  • Carmelo Di Masi : Il cavallo

Frasi celebri

  • Abbiamo in noi quattro vite successive incastrate l’una dentro l’altra, l’uomo è un minerale perché formato da sale, acqua e da sostanze minerali; l’uomo è un vegetale perché, come le piante, si nutre, respira e si riproduce; è panimale in quanto dotato di conoscenza del mondo esterno, di immaginazione e di memoria, infine, è un essere razionale perché possiede volontà e ragione. Abbiamo in noi quattro vite distinte e dobbiamo quindi conoscerci quattro volte…
    dal film “Le Quattro Volte”

Recensione

“Le Quattro Volte” è un film del regista Michelangelo Frammartino che esplora la vita e la morte attraverso un approccio poetico e minimalista, immerso nella natura e nelle tradizioni italiane. Il film, ambientato in un piccolo paese della Calabria, racconta la storia di un vecchio pastore che vive in simbiosi con il suo mondo rurale e le sue tradizioni, ma il cuore della narrazione è costruito attorno al concetto di ciclicità della vita, con un’indagine sulle quattro “volte” o fasi esistenziali dell’uomo: la nascita, la vita, la morte e la trasformazione.

La pellicola si distingue per la sua straordinaria capacità di raccontare senza ricorrere a dialoghi, affidandosi invece alle immagini, ai suoni e ai ritmi della vita quotidiana. La regia di Frammartino è raffinata e contempla lunghi piani sequenza, che permettono allo spettatore di riflettere e immergersi completamente nella bellezza del paesaggio e nelle azioni ripetitive e rituali dei protagonisti. Ogni scena è un quadro che si evolve lentamente, ma con una potenza simbolica profonda, rendendo ogni singolo gesto, ogni movimento, carico di significato.

La colonna sonora, rarefatta e minimalista, accompagna magistralmente il film, non solo sottolineando l’atmosfera rurale ma anche accentuando il senso di solitudine e introspezione che permea l’intera narrazione. La fotografia, con i suoi colori terrosi e la luce naturale, fa di ogni fotogramma una poesia visiva, rendendo omaggio alla bellezza semplice e genuina della vita di campagna.

Il film ha una struttura che potrebbe risultare lenta e poco accessibile a chi è abituato a ritmi più veloci e a una narrazione convenzionale. Tuttavia, questa lentezza è una scelta stilistica che serve a sottolineare il passare del tempo e l’importanza di un’esistenza legata ai cicli naturali. La profondità del film non sta tanto nella trama, quanto nelle emozioni e riflessioni che suscita nello spettatore, invitandolo a meditare sul proprio posto nel mondo e sul senso della vita.

“Le Quattro Volte” è una riflessione sull’esistenza, un film che parla di vita e morte in modo delicato, senza fronzoli, ma con una forza emotiva straordinaria. È un’opera che richiede pazienza e apertura mentale, ma che lascia un segno indelebile grazie alla sua bellezza silenziosa e alla sua visione poetica del mondo. Un film che, pur nella sua semplicità, riesce a toccare le corde più profonde dell’animo umano.

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