Non perderti dal film V per Vendetta le frasi e citazioni diretto da James McTeigue, uscito nel 2005.
Frasi del Film V per Vendetta
Il cinema ha sempre avuto il potere di influenzare, ispirare e provocare riflessioni profonde attraverso le sue storie e i suoi personaggi.
Tra i film che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura popolare, troviamo il film “V per Vendetta” che si distingue per la sua narrazione avvincente e le sue tematiche politiche e sociali. Ma ciò che rende questo film particolarmente memorabile sono le sue parole. Le v per vendetta frasi sono diventate icone di resistenza, libertà e ribellione.
Le citazioni V per Vendetta non sono solo parole pronunciate dai personaggi; sono messaggi potenti che risuonano ancora oggi, anni dopo l’uscita del film. Queste frasi hanno il potere di ispirare, di far riflettere e, in alcuni casi, di provocare un cambiamento. Non è raro trovare discussioni online o in conversazioni tra appassionati di cinema dove si cita una frase v per vendetta per sottolineare un punto o esprimere un’opinione.
V per Vendetta: frasi più belle
Il film narra di un Regno Unito il quale è sotto il controllo di un regime militare e oppressivo. Il protagonista, V, un rivoluzionario che indossa la maschera di Guy Fawkes, si oppone a tale dominio, per questo V lotta per la libertà e cerca di risvegliare una popolazione sopita, che ha sacrificato la propria libertà e consapevolezza in cambio di una promessa di sicurezza e pace.
In questo film, il protagonista non è solo V, ma c’è un altro personaggio Evey, interpretata da Natalie Portman, un’orfana con un profondo rancore verso il governo, proprio come V e proprio nel corso della trama, le loro storie si intrecciano…
Ecco che vogliamo ricordate le citazioni e le frasi V per Vendetta più belle del film.
V per Vendetta Frasi
“V per Vendetta”, è tra i film distopici più avvincenti di recente, non solo ci tiene incollati allo schermo, ma è anche arricchito da gemme di saggezza che stimolano il pensiero. Ecco le frasi più belle di V per Vendetta da condividere.
– V. William Rookwood
I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero avere paura dei popoli…
– V. William Rookwood
Voilà. Alla Vista un umile Veterano del Vaudeville, chiamato a fare le Veci sia della Vittima che del Violento dalle Vicissitudini del fato. Questo Viso non è Vacuo Vessillo di Vanità, ma semplice Vestigia della Vox populi, ora Vuota, ora Vana. Tuttavia, questa Visita alla Vessazione passata acquista Vigore ed è Votata alla Vittoria sui Vampiri Virulenti che aprono al Vizio, garanti della Violazione Vessatrice e Vorace della Volontà. L’unico Verdetto è Vendicarsi… Vendetta… E diventa un Voto non mai Vano poiché il suo Valore e la sua Veridicità Vendicheranno un giorno coloro che sono Vigili e Virtuosi. In Verità questa Vichyssoise Verbale Vira Verso il Verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi V.
– Evey Hammond
Gli artisti usano le bugie per dire la verità mentre i politici per coprire la verità.
– V. William Rookwood
C’è molto più della carne dietro questa maschera. C’è un’idea, e le idee sono a prova di proiettile.
– V. William Rookwood
Vi Veri Veniversum Vivus Vici. Con la forza della verità in vita ho conquistato l’universo.
– V. William Rookwood
E così ricopro la mia muta perfidia con antiche espressioni a me estranee rubate ai sacri testi e sembro un santo quando faccio la parte del diavolo!
– V. William Rookwood
Io sono il frutto di quello che mi è stato fatto. È il principio fondamentale dell’universo: a ogni azione corrisponde una reazione uguale contraria.
– V. William Rookwood
L’unico verdetto è vendicarsi…
– V. William Rookwood
Ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate un colpevole non c’è che da guardarsi allo specchio…
– V. William Rookwood
Una rivoluzione senza un ballo è una rivoluzione che non vale la pena di fare.
– Finch
Se il nostro governo fosse responsabile della morte di quasi 100.000 persone… Davvero vorresti saperlo?
– Valerie
Non capisco perché la mia vita debba finire in un posto così orribile, ma per tre anni ho avuto le rose e non ho chiesto scusa a nessuno…
– V. William Rookwood
Non vi sono certezze… solo opportunità.
– V. William Rookwood
Io come Dio non gioco ai dadi e non credo nelle coincidenze.
– V. William Rookwood
Io faccio tutto ciò che è degno di un uomo, chi osa di più non lo è
– V. William Rookwood
Nascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni.
– V. William Rookwood
Il distruttore e il costruttore sono le due facce dell’anarchia…
– Evey Hammond
Gli uomini muoiono, le idee no. Io non sento la mancanza dell’idea… sento la mancanza dell’uomo.
– V. William Rookwood e Evey Hammond
Per 20 anni ho aspettato questo momento finché non ho visto te allora è cambiato tutto… io mi sono innamorato di te Evey…come non mi potesse più accadere… Evey: Ma io non voglio perderti!!?? V: Questa è la cosa più bella che tu potessi mai dare
– V. William Rookwood
Perché mai amare la legge? Lo sanno tutti che è una puttana… le persone virtuose la schivano, i malvagi se la fottono e poi la ignorano.
– V. William Rookwood
La verità è che c’è qualcosa di sbagliato in questa città…
– V. William Rookwood
Alcuni vorranno toglierci la sicura, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato e per coloro che vorranno ascoltare all’affermazione della verità. E la verità è che c’è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese.
– V. William Rookwood
Sotto questa maschera troverai un volto, ma quel volto non è il mio più di quanto lo sia la carne o le ossa ancora più sotto di esso.
– V. William Rookwood
Rubo i testi delle sacre scritture così da sembrare un santo mentre faccio la parte del diavolo.
– Delia Surridge e V. William Rookwood
D. sa Surridge: Sembrerebbe vano se chiedessi scusa?
V: Non lo è mai.
– V. William Rookwood
Non sono qui per quello che speravi di fare, sono qui per quello che hai fatto.
– V. William Rookwood
La speranza di ricordare al Mondo che l’Equità, la Giustizia, la Libertà sono più che parole, sono prospettive!
– Evey Hammond
DIO è nella pioggia…
– Dascomb
Il nostro compito è riferire le notizie, non fabbricarle. Quello è compito del governo.
– V. William Rookwood
Siamo spesso dal biasimare in questo e ben provato che con un’aria devota e un’azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo.
– Guy Fawkes
Remember, remember, the fifth of November.
– V. William Rookwood
La coincidenza non ha madre, Leyla. La coincidenza è solo un’illusione. O forse. Un’altra rosa?
– V. William Rookwood
Io oso fare tutto ciò che è degno di un uomo, chi osa di più non lo è!
– V. William Rookwood
“Vi veri veniversum vivus vici” col potere della verità, vivendo, conquistai l’universo.
– V. William Rookwood
Le mille indegnità della natura scivolano su di lui, disdegnando la fortuna e brandendo il ferro sanguinante di fumosa strage.
– V. William Rookwood e Evey Hammond
Io sono il frutto di quello che mi è stato fatto. È il principio fondamentale dell’Universo: Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. E: È così che la vedi? Come un’equazione? V: Quello che mi hanno fatto è mostruoso. E: E loro hanno creato un mostro
– V. William Rookwood
Voi avete la speranza che quando le vostre pistole saranno scariche non sarò più in piedi, sennò sarete tutti morti prima di aver ricaricato…
– Valerie
Ricordo come ‘diverso’ diventò ‘pericoloso’. Ancora non capisco perché ci odiano così tanto.
– Evey Hammond
Gli attori dicono menzogne per dire la verità, gli uomini dicono menzogne per nascondere la verità.
– Evey Hammond e V. William Rookwood
Evey: Per caso sei solo un pazzo, giusto?
V: Sono certo che qualcuno lo dirà.
– V. William Rookwood e Creedy
V: “L’unica cosa che io e lei abbiamo in comune, sig. Creedy, è che stiamo entrambi per morire!” Creedy: “Come pensi che succederà?!” V: “
– Valerie
Morirò qui. Tutto di me finirà, tutto… tranne quell’Ultimo centimetro. Un centimetro è piccolo ed è fragile… ma è l’unica cosa al mondo che valga la pena di avere. Non dobbiamo perderlo o svenderlo, non dobbiamo permettere che ce lo rubino. Spero,
– V. William Rookwood
Le idee sono a prova di proiettile.
– V. William Rookwood
Il palazzo è un simbolo, come lo è l’atto di distruggerlo, sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli, ma con un bel numero di persone alle spalle far saltare un palazzo può cambiare il mondo.
– V. William Rookwood
Buona sera, Londra. Prima di tutto vi prego di scusarmi per questa interruzione. Come molti di voi io apprezzo il benessere della routine quotidiana, la sicurezza di ciò che è familiare, la tranquillità della ripetizione. Ne godo quanto chiunque altro. Ma nello spirito della commemorazione, affinché gli eventi importanti del passato, generalmente associati alla morte di qualcuno o al termine di una lotta atroce e cruenta vengano celebrati con una bella festa, ho pensato che avremmo potuto dare risalto a questo 5 novembre, un giorno ahimè sprofondato nell’oblio, sottraendo un po’ di tempo alla vita quotidiana, per sederci e fare due chiacchiere. Alcuni vorranno toglierci la parola, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all’affermazione della verità. E la verità è che c’è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c’era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere a ciò. Com’è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole.. non c’è che da guardarsi allo specchio. Io so perché l’avete fatto. So che avevate paura. E chi non ne avrebbe avuta? Guerre, terrore, malattie. C’era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi, ed il Caos mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all’attuale Alto Cancelliere, Adam Sutler. Vi ha promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso, obbediente consenso. Ieri sera ho cercato di porre fine a questo silenzio. Ieri sera io ho distrutto il vecchio Bailey, per ricordare a questo paese quello che ha dimenticato. Più di quattrocento anni fa, un grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 novembre. La sua speranza, quella di ricordare al mondo che l’equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive. Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato il 5 novembre. Ma se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io, vi chiedo di mettervi al mio fianco, ad un anno da questa notte, fuori dai cancelli del Parlamento, e insieme offriremo loro un 5 novembre che non verrà mai più dimenticato.
Citazioni v per vendetta
Ecco le citazioni su V per Vendetta.
- La sceneggiatura è imbecille. Ci sono dei buchi di sceneggiatura così grossi che non sarebbero accettabili neppure in un fumetto di Tiramolla. (Alan Moore)
- Il lungo film è ogni tanto un poco stanco ma è recitato benissimo (la voce italiana del protagonista Hugo Weaving è quella di Gabriele Lavia), è intelligente e appassionante. (Lietta Tornabuoni)
- Non è necessario essere un esaltato teorico della cospirazione per tracciare un parallelo tra questa storia e alcuni possibili esiti degli eventi in corso. (Shawn Anthony Levy)
- Autentici deus ex machina dell’operazione, Andy e Larry Wachowsky producono e adattano liberamente per lo schermo l’omonima graphic novel di Alan Moore. (Il Mereghetti)
- Il film […] ha solo spostato un po’ più in là la data (siamo nel 2020) e reso meno complesso l’intreccio narrativo. (Luca Raffaelli)
- L’ho sostenuto. In un mondo ideale sarebbe stato meglio se il film fosse stato più simile all’originale. (David Lloyd)
- Ho letto il graphic novel di Moore subito dopo aver letto la sceneggiatura e l’ho amato moltissimo. (Natalie Portman)
- Furiosamente intento ad agitare un pubblico giovanile politicamente apatico, V per Vendetta talvolta inciampa sulle sue ambizioni. (Peter Travers)
- Scritto e prodotto dai registi di Matrix, V for vendetta è un cocktail “esplosivo” che unisce effetti speciali ad un ritmo incalzante non privo di efficacia. (il Farinotti)
- Vi ricordate, negli anni settanta, quel meraviglioso filone di pellicole distopiche, come Zardoz? (Stephen Fry)
- Penso che il film andrà benissimo, in fondo può essere considerato anche solo come un film d’intrattenimento. (Joel Silver)
- Rifiuto l’idea di un sistema che riduce l’essenza di un film all’incasso del primo fine settimana. (Lana Wachowski)
- McTeigue – che ha lavorato come assistente dei fratelli Wachowski alla trilogia “Matrix” – riesce a dare verve ad una storia lunga e complessa. (Shawn Anthony Levy)
- La «funzione vendetta» è un filo rosso sangue che percorre il cinema fino a oggi. (Paolo Di Stefano)
- Ovviamente stupisce che ti offrano una sceneggiatura così intelligente e ben realizzata. (Stephen Rea)
- Definire la Warner Bros. irresponsabile per aver scelto di distribuire un film che scuote il pubblico è come definire la Costituzione irresponsabile perché protegge la libertà di parola. (Peter Travers)
- Esempio di film avventuroso-politico alla maniera della Primula Rossa, emozionante, libertario, divertente. (Lietta Tornabuoni)
- Pretenzioso e irrisolto nel dialogo, litigioso, il tenebroso ammonimento rimette in circolo la polemica terroristi e-o partigiani. (Maurizio Porro)
- Un adattamento toglie sempre qualcosa all’originale, ma è riuscito quando, come in questo caso, elabora ed aggiunge. (David Lloyd)
- Non credo che il film voglia dare un vero messaggio. I Wachowsky hanno creato una storia complicata ambientata in un tempo e in un luogo non definito. (Natalie Portman)
- Come un’iniezione di iconografia pop, V per Vendetta tiene incollati alla poltrona. (Owen Gleiberman)
- Costato 50 milioni di dollari a Joel Silver (Matrix) che l’ha prodotto per la Warner, questo colosso di fantapolitica ha i suoi veri autori nei fratelli Wachovski. (il Morandini)
Dialoghi V per Vendetta
– Lewis Prothero: Tu? Sei proprio tu?
V: Il fantasma del Natale passato…
– V: E così ricopro la mia nuda perfidia con antiche espressioni a me estranee rubate ai sacri testi e sembro un santo quando faccio la parte del diavolo.
Vescovo Lilliman: Ti prego, abbi pietà!
V: Oh, non stasera, eccellenza! Non stasera!
Vescovo Lilliman: Non farlo ti scongiuro!
V: Apri la bocca e tira fuori la lingua!
Vescovo Lilliman: Non voglio morire! Abbi pietà del servitore di Dio! Non ammazzarmi!
– William Rookwood: La nostra storia inizia, come spesso capita in tutte le storie, con un giovane politico rampante [Adam Sutler]. È un uomo profondamente religioso e membro del Partito Conservatore, è assolutamente determinato e non ha alcun rispetto per il dibattito politico. Più potere conquista, più evidente è il suo fanatismo e più aggressivi diventano i suoi sostenitori. Poi un giorno il suo partito avvia un progetto speciale nel nome della sicurezza nazionale. All’inizio si crede sia una ricerca per le armi biologiche e viene aiutato senza badare a spese. Tuttavia, il vero obiettivo di questo progetto è il potere… la totale e assoluta dominazione egemonica. Il progetto però ha una conclusione violenta ma gli sforzi delle persone coinvolte non sono vani, perché dal sangue di una delle vittime nasce un nuovo modo di condurre la guerra! Immaginate un virus! Il virus più terribile che ci sia, e poi immaginate che siate solo voi a conoscere la cura per debellarlo. Se il vostro fine ultimo è il potere, come usereste al meglio quest’arma? A questo punto della storia entra in scena il nostro amico: è un uomo apparentemente senza coscienza [Creedy] per il quale il fine giustifica sempre i mezzi, ed è lui a consigliare che il bersaglio non sia un nemico della nazione, ma piuttosto la nazione stessa. Vengono scelti tre obiettivi per rendere al massimo l’effetto dell’attacco: una scuola, una stazione della metropolitana e un impianto di depurazione dell’acqua. Muoiono subito diverse centinaia di persone… Alimentati dai media, la paura e il panico si diffusero rapidamente, separando e dividendo il paese finché alla fine si individuò il vero obiettivo. Prima della crisi alla Saint Mary nessuno avrebbe predetto i risultati delle elezioni di quell’anno, nessuno! E poi, poco dopo le elezioni, udite udite il miracolo! Qualcuno credette che fosse stato Dio in persona, ma fu opera di un’azienda farmaceutica controllata da alcuni membri del partito che diventarono oscenamente ricchi. Un anno dopo alcuni estremisti vengono processati, dichiarati colpevoli e giustiziati, mentre viene costruito un monumento per canonizzare le vittime. Ma il risultato finale, la vera genialità del piano, fu la paura… la paura diventò lo strumento ultimo del governo e con esso il nostro politico fu alla fine eletto con la nuova carica appositamente creata di Alto Cancelliere. Il resto, come si suol dire, è storia.
Finch: Lei può provare tutte queste cose?
William Rookwood: Perché sarei ancora vivo secondo lei?
Finch: D’accordo! Vorremmo portarla con noi per proteggerla, signor Rookwood.
William Rookwood: Oh, non ho dubbi che vi piacerebbe! Ma se volete quella registrazione dovete fare quello che vi dico io. Mettete Creedy sotto sorveglianza 24 ore su 24! Quando sarò sicuro che non si metterà le dita nel naso senza che voi lo sappiate vi contatterò di nuovo. Fino ad allora… saluti!
Finch: Rookwood! Perché non si è fatto avanti prima? Che cosa stava aspettando?
William Rookwood: Aspettavo lei ispettore… Avevo bisogno di lei…
– Evey [leggendo un’iscrizione su uno specchio]: Vi Veri Veniversum Vivus Vici…
V: Con la forza della verità, in vita, ho conquistato l’universo.
– Dominic Stone: Siamo sotto assedio! Tutta la città è impazzita!
Finch: È esattamente quello che vuole!
Dominic Stone: Cosa? […]
Finch: Il caos! Il problema è che lui ci conosce meglio di quanto noi non conosciamo noi stessi! Ecco perché sono andato a Larkhill ieri notte!
Dominic Stone: Ma è fuori dalla quarantena!
Finch: Dovevo vederlo! Non è rimasto granché, ma mentre ero lì… è stato strano… All’improvviso ho avuto l’impressione che fosse tutto collegato. Era come se potessi vedere tutto. Una lunga catena di eventi che risalivano a molto prima di Larkhill. Mi è sembrato di poter vedere quello che era successo prima. E quello che ancora deve succedere. Era come uno schema perfetto, disposto davanti a me, e mi sono reso conto che ne facciamo tutti parte, che siamo tutti intrappolati.
Dominic Stone: Allora lei sa che succederà?
Finch: No, è stata una sensazione. Ma posso indovinare. Con un simile caos qualcuno commetterà una sciocchezza e quando questo accadrà, le cose si metteranno male. E poi Sutler sarà costretto a fare l’unica cosa che sa fare. A quel punto V non deve fare altro che mantenere la sua parola, e poi…
– V: Posso domandarti come sei riuscita ad evitare di essere scoperta?
Evey: Un documento falso è meglio di una maschera di Guy Fawkes!
V: Ah! Devo confessare che ogni volta che sentivo una sirena ero preoccupato per te!
Evey: Mi sono preoccupata per me per un po’. Ma poi un giorno ero al mercato e una mia amica con cui avevo lavorato alla BTN era in fila dietro di me. Ero così nervosa che quando la cassiera mi ha chiesto i soldi li ho fatti cadere. La mia amica li ha raccolti e me li ha dati. Mi ha guardata dritta negli occhi ma non mi ha riconosciuta. Qualunque cosa hai fatto, ha funzionato più di quanto tu immagini!
– V: È a madame Giustizia che dedico questo concerto, in onore della vacanza che sembra aver preso da questi luoghi e per riconoscenza all’impostore che siede al suo posto! Dimmi, che giorno è oggi Evey?
Evey: Ehm… Il 4 novembre? [suonano le campane della mezzanotte]
V: Non più ormai… Ricorda per sempre il 5 novembre, il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento. Non vedo perché di questo complotto nel tempo il ricordo andrebbe interrotto.
– V: Da vent’anni non ho fatto che desiderare questo giorno, non esisteva nient’altro… Finché non ho visto te, allora è cambiato tutto. Io mi sono innamorato di te, Evey, come non credevo che mi potesse più accadere.
Evey: V, io non voglio che tu muoia…
V: È la cosa più bella che tu potessi darmi
– V: Il mio film preferito! Il conte di Montecristo, con Robert Donat nel ruolo di Edmond Dantes. Ah, mi commuovo tutte le volte…
Evey: Non l’ho mai visto!
V: Sul serio? Ti andrebbe?
Evey: Almeno ha un lieto fine?
V: Di quelli che solo la celluloide sa regalare.
– Finch [riferito a V]: Chi era lui?
Evey: Era Edmond Dantès. Ed era mio padre. E mia madre, mio fratello, un mio amico. Era lei, ero io, era tutti noi.
– Finch: Perché lo vuoi fare?
Evey [riferita a V]: Perché lui aveva ragione.
Finch: Riguardo a cosa?
Evey: Questo paese ha bisogno di qualcosa di più di un palazzo, ha bisogno di speranza.
– Evey: Com’è possibile che tu sia una delle esperienze più importanti che mi siano capitate senza che sappia nulla di te. Non so dove sei nato, chi erano i tuoi genitori, se avevi fratelli o sorelle. Non so nemmeno che aspetto hai veramente. [prova a togliere la maschera a V]
V: Evey, ti prego! C’è un viso sotto questa maschera ma non sono io! Io non sono quel viso più di quanto non lo siano i muscoli che lo abitano e le ossa ancora più sotto i muscoli.
– Evey: Tu pensi che far saltare in aria il parlamento renderà migliore questo paese?
V: Non vi sono certezze, solo opportunità.
Evey: Be’, puoi essere certo che Creedy incappuccerà chiunque si presenti, dal primo all’ultimo.
V: I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli.
Evey: E tu farai in modo che questo accada facendo esplodere un palazzo?
V: Il palazzo è un simbolo, come lo è l’atto di distruggerlo. Sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli. Da solo un simbolo è privo di significato, ma con un bel numero di persone alle spalle far saltare un palazzo può cambiare il mondo.
Evey: Vorrei tanto che fosse possibile, ma ogni volta che ho visto cambiare questo mondo è sempre stato in peggio.
– Evey: Ma scusa, per te è tutto un gioco?
Gordon: Solo le cose più importanti.
– Creedy: Sfrontato fino alla fine! Tu non piangerai come lui, vero? Tu non hai paura della morte. Sei come me!
V: L’unica cosa che io e lei abbiamo in comune, signor Creedy, è che stiamo entrambi per morire.
Creedy: Ahah… Come pensi che succederà?
V: Con le mie mani intorno al suo collo…
Creedy: Balle! Cosa pensi di fare, eh? Abbiamo controllato questo posto e non hai niente, niente a parte i tuoi diabolici coltelli e le tue belle mossette di karate, noi abbiamo le armi.
V: No! Voi avete la speranza che quando le vostre pistole saranno scariche io non sarò più in piedi, se no sarete tutti morti prima di aver ricaricato.
Creedy: È impossibile! Uccidetelo! [i soldati di Creedy sparano su V tutti i colpi, V si accascia a terra ma si rialza]
V: Ora tocca a me! [uccide tutti i soldati tranne Creedy che riesce a ricaricare e spara ancora contro V]
Creedy: Muori! Muori! Perché non muori?! Perché non muori?!
V: Sotto questa maschera non c’è solo carne, sotto questa maschera c’è una idea, Creedy… E le idee sono a prova di proiettile. [uccide Creedy spezzandogli il collo]
– V: Questo è il mio regalo per te, Evey! Tutto quello che ho – la mia casa, i miei libri, la galleria, questo treno – li lascio a te perché tu ne faccia quello che vuoi!
Evey: Un altro dei tuoi trucchi, V?
V: No! Niente più trucchi! Niente più menzogne! Solo verità! E la verità è che tu mi hai fatto capire che mi sbagliavo, che la scelta di tirare questa leva non spetta a me.
Evey: Perché?
V: Perché questo mondo, il mondo di cui faccio parte e che ho contribuito a plasmare, finirà questa notte e domani inizierà un nuovo mondo che sarà plasmato da persone diverse e questa scelta appartiene a loro.
Evey: Dove vai?
V: Per me è giunto il momento di incontrare il mio creatore e ripagarlo per quello che ha fatto.
Evey: V aspetta! Ti prego, non devi farlo per forza! Puoi lasciar perdere, potremmo andarcene da qui insieme!
V: No! Avevi ragione su chi sono io, io non ho un albero che mi aspetta. Tutto quello che voglio, tutto quello che merito è alla fine di quel tunnel.
Evey: Ma non è vero! [bacia V sulla maschera]
V: Non posso! [dopo averci riflettuto un po’, decide comunque di portare a termine il piano e andare incontro alla morte]
– Evey: Quello cos’è?
Gordon: È una copia del Corano del XIV secolo.
Evey: Sei musulmano?
Gordon: No, faccio televisione!
Evey [ride]: Ma allora perché lo tieni?
Gordon: Perché trovo eccezionalmente belle le sue immagini e commovente la sua poesia.
Evey: Non ne vale la pena. Voglio dire, se lo trovassero qui…
Gordon: Te l’ho detto, tu saresti l’ultimo dei miei problemi!
– V: La violenza si può usare per una buona causa.
Evey: Che cosa stai dicendo?
V: Giustizia!
Evey: Oh, capisco!
V: In questo paese non c’è un tribunale per quelli come Prothero.
Evey: E hai intenzione di uccidere altre persone?
V: Sì.
– Gordon: Vedi, in un modo o nell’altro, siamo entrambi fuggiaschi.
Evey: Ma…
Gordon: Ti stai chiedendo perché ti abbia invitato qui a cena a questo punto, se il mio appetito va in cerca di cibi meno convenzionali. [con riferimento alla sua omosessualità] Purtroppo da un uomo con una posizione come la mia ci si aspetta che intrattenga ragazze giovani e carine come te. Perché in questo mondo se dovessi invitare chi desidero, mi troverei certamente senza casa, per non parlare poi del mio programma televisivo.
Evey: Mi dispiace!
Gordon: Non quanto dispiace a me! E la verità è che dopo tutti questi anni non si comincia a perdere solo l’appetito, anzi… Ci si mette addosso una maschera fino a dimenticarsi chi c’era sotto.
– V: Quello che mi hanno fatto è mostruoso!
Evey: E loro hanno creato un mostro.
– V: Ciao Evey!
Evey: Tu? Eri tu?
V: Sì!
Evey: Non era vero… E Gordon?
V: Mi dispiace ma il signor Deitrich è morto. Pensavo che lo arrestassero ma quando hanno trovato il Corano in casa sua l’hanno fatto giustiziare…
– V: Posso assicurarti che non intendo farti del male.
Evey: Chi sei?
V: Chi… “Chi” è soltanto la forma conseguente alla funzione, ma ciò che sono è un uomo in maschera.
Evey: Ah, questo lo vedo!
V: Certo, non metto in dubbio le tue capacità di osservazione. Sto semplicemente sottolineando il paradosso costituito dal chiedere a un uomo mascherato chi egli sia.
Evey: Ah, giusto.
V: Ma in questa notte estremamente fausta permettimi dunque in luogo del più consueto nomignolo di accennare al carattere di questa dramatis persona.
Voilà! Alla Vista un umile Veterano del Vaudeville, chiamato a fare le Veci sia della Vittima che del Violento dalle Vicissitudini del fato. Questo Viso non è Vacuo Vessillo di Vanità, ma semplice Vestigia della Vox populi, ora Vuota, ora Vana. Tuttavia, questa Visita alla Vessazione passata acquista Vigore ed è Votata alla Vittoria sui Vampiri Virulenti che aprono al Vizio, garanti della Violazione Vessatrice e Vorace della Volontà. L’unico Verdetto è Vendicarsi… Vendetta… E diventa un Voto non mai Vano poiché il suo Valore e la sua Veridicità Vendicheranno un giorno coloro che sono Vigili e Virtuosi. In Verità questa Vichyssoise Verbale Vira Verso il Verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi V.
– Delia: Dopo quello che è successo, dopo quello che avevano fatto, ho pensato di uccidermi. Sapevo che un giorno saresti venuto a cercarmi. Non conoscevo il loro scopo, te lo giuro. Leggi il mio diario.
V: Quello che hanno fatto è stato possibile solamente grazie a te!
Delia: Oppenheimer è stato capace di cambiare molto più del corso della guerra, ha cambiato il corso della storia dell’umanità. È forse sbagliato inseguire questa speranza?
V: Non sono qui per quello che speravi di fare, sono qui per quello che hai fatto!
Delia: È buffo! Oggi mi hanno consegnato una delle tue rose! Non ero sicura che fossi tu il terrorista prima di vederla. Che strana coincidenza, averne avuta una proprio oggi!
V: La coincidenza non ha madre, Delia! La coincidenza è solo illusione. Ho un’altra rosa e questa è per te.
Delia: Adesso mi ucciderai!
V [mostrando una siringa]: Ti ho uccisa dieci minuti fa, mentre dormivi.
Delia: Mi farà soffrire?
V: No!
Delia: Grazie! È privo di senso chiedere scusa?
V: Non lo è mai.
Delia: Mi dispiace tanto… [muore]