Frasi celebri del film Caro Diario

“Caro diario” esce nelle sale nel 1993, in un’Italia che sta cambiando, travolta da Tangentopoli e da nuove inquietudini sociali e politiche.

Il film di Nanni Moretti, con il suo sguardo lucido, ironico e profondamente personale, si inserisce perfettamente in questo contesto storico e culturale, offrendo una riflessione originale sul presente e aprendo nuove strade nel cinema italiano con il suo stile innovativo che mescola finzione e documentario. E lo fa anche attraverso dialoghi memorabili, frasi che diventano specchio di un’epoca e che contribuiscono a definire un nuovo modo di fare cinema.

In questo articolo ripercorriamo alcune delle frasi più emblematiche del film, per ricordare un periodo storico importante e la capacità di Moretti di coglierne le contraddizioni con uno sguardo unico e originale.

Scheda tecnica

  • Titolo: Caro diario
  • Anno di Uscita: 1993
  • Regia: Nanni Moretti
  • Soggetto: Nanni Moretti
  • Sceneggiatura: Nanni Moretti
  • Produzione: Sacher Film, Banfilm, La Sept Cinéma
  • Distribuzione: Lucky Red
  • Fotografia: Giuseppe Lanci
  • Montaggio: Mirco Garrone
  • Musiche: Nicola Piovani
  • Scenografia: Marta Maffucci
  • Costumi: Maria Rita Barbera
  • Genere: Commedia, Autobiografico, Documentario
  • Durata: 100 minuti
  • Paese di Produzione: Italia, Francia (coproduzione)
  • Lingua Originale: Italiano, con brevi inserti in cinese mandarino
  • Formato: Colore
  • Rapporto Immagine: 1.66:1
  • Struttura (Episodi): Il film è diviso in tre episodi ben distinti, che pur mantenendo una coerenza stilistica, esplorano temi e situazioni diverse:
  1. In Vespa: Nanni Moretti, a bordo della sua Vespa, percorre le strade di una Roma deserta durante il mese di agosto, offrendo uno sguardo personale sulla città, l’architettura e il cinema. Incontra anche Jennifer Beals e Alexandre Rockwell.
  2. Isole: Moretti si reca alle isole Eolie insieme al suo amico Gerardo, interpretato da Renato Carpentieri, alla ricerca di tranquillità e ispirazione, ma si scontra con la realtà del turismo di massa e la pervasività della televisione.
  3. Medici: Il regista racconta con ironia e autoironia la sua personale odissea alla ricerca di una diagnosi per un fastidioso prurito, attraverso una serie di consulti medici e analisi.

Cast Principale:

  • Nanni Moretti: Se stesso (in tutti gli episodi)
  • Jennifer Beals: Se stessa (In Vespa)
  • Alexandre Rockwell: Se stesso (In Vespa)
  • Renato Carpentieri: Gerardo (Isole)
  • Giovanna Bozzolo: Se stessa (Medici)
  • Sebastiano Nardone: Se stesso (Medici)
  • Giulio Base: Se stesso (In Vespa)

Frasi celebri

  • Nanni: lei è Jennifer Beals?
  • Lucio: io non esco mai, perché gli uomini sono spaventosi.
  • Nanni: si, la cosa che mi piace più di tutte è vedere le case, vedere i quartieri, però non mi piace vedere le case solo dall’esterno, ogni tanto mi piace vedere anche come sono fatte dentro, e allora suono a un citofono e faccio finta di fare un sopralluogo.
  • Nanni: caro diario, sono felice solo in mare, nel tragitto tra un’isola che ho appena lasciato e un’altra che devo ancora raggiungere.
  • Nanni: siamo invecchiati, siamo inaciditi, siamo disonesti nel nostro lavoro. Gridavamo cose orrende, violentissime, nei nostri cortei, e ora guarda come siamo tutti imbruttiti! Voi gridavate cose orrende e violentissime, e voi siete imbruttiti. Io gridavo cose giuste e ora sono uno splendido quarantenne.
  • Nanni: ecco, penso: ma chi scrive queste cose, non è che la sera, magari prima di addormentarsi, ha un momento di rimorso?
  • Nanni: tutto dipende da me… e se dipende da me sono sicuro che non ce la farò.
  • Gerardo: Hans Magnus Enzensberger mi fa pena quando dice che la televisione trasmette il nulla!
  • Nanni: In realtà il mio sogno è sempre stato quello di saper ballare bene… Flashdance si chiamava, quel film che mi ha cambiato definitivamente la vita. Era un film solo sul ballo. Saper ballare! E invece alla fine mi riduco sempre a guardare, che è anche bello, però è tutto un’altra cosa.
  • Lucio: gli italiani sono uno dei popoli più condizionati e volgari del mondo. Questo paese ha così sfrenatamente voglia di ridere… Che cosa c’è da ridere?

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