“Il Padrino” è un capolavoro cinematografico del 1972 diretto da Francis Ford Coppola, basato sull’omonimo romanzo di Mario Puzo.
Considerato uno dei più grandi film di tutti i tempi, “Il Padrino” narra la storia della famiglia Corleone, una potente dinastia mafiosa italo-americana. Al centro della trama c’è Don Vito Corleone, interpretato magistralmente da Marlon Brando, e suo figlio Michael, interpretato da Al Pacino, che passa da essere un estraneo alla vita del crimine a diventare il nuovo capo della famiglia. Il film esplora temi come il potere, la lealtà e la corruzione, offrendo una profonda riflessione sulla natura umana e sulle dinamiche familiari.
Le frasi celebri de “Il Padrino” sono diventate iconiche per la loro intensità e significato, lasciando un’impronta indelebile nella cultura popolare. In questo articolo, raccoglieremo alcune delle citazioni più memorabili che hanno contribuito a rendere questo film un classico intramontabile.
Scheda Tecnica
- Titolo originale: The Godfather
- Anno di uscita: 1972
- Genere: Drammatico, Crime
- Regista: Francis Ford Coppola
- Sceneggiatura: Mario Puzo, Francis Ford Coppola (adattamento dal romanzo di Mario Puzo)
- Musiche: Nino Rota
- Produzione: Paramount Pictures, Alfran Productions
- Distribuzione: Paramount Pictures
- Durata: 175 minuti
- Premi: Vincitore di tre premi Oscar, tra cui Miglior Film, Miglior Attore per Marlon Brando e Migliore Sceneggiatura Non Originale
Cast principale:
- Marlon Brando: Don Vito Corleone
- Al Pacino: Michael Corleone
- James Caan: Sonny Corleone
- Richard S. Castellano: Clemenza
- Robert Duvall: Tom Hagen
- Sterling Hayden: Capitano McCluskey
- John Marley: Jack Woltz
- Richard Conte: Barzini
- Diane Keaton: Kay Adams
Frasi Celebri
- Don Vito Corleone: Ci vivi abbastanza in famiglia?
Johny Fontane: Sì certo.
Don Vito Corleone: Bravo, perché un uomo che sta troppo poco con la famiglia non sarà mai un vero uomo.
- A me non me piace la violenza Tommy, sono un uomo d’affari, e il sangue costa troppo.
- Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare.
- Non odiare mai i tuoi nemici, influisce sul tuo giudizio.
- A’ pistola lasciala. Pigliami i cannoli.
- Santino… vieni qua! Ma che fai Oh. Il tuo cervello che si è rammollito a furia di correre appresso a quella… a quella lì? Mai dire a una persona estranea alla famiglia quello che c’hai nella testa.
- La droga deve essere controllata come un’industria per mantenerla rispettabile! Non la voglio vicino alle scuole. Non la voglio in mano ai bambini! Questa è un’infamità. Nella mia città limiteremo il traffico ai negri e alla gente di colore. Tanto sono bestie, anche se si dannano, peggio per loro.
- In Sicilia le femmine son come ‘a lupara.
- Non venirmi a dire che sei innocente perchè è un insulto alla mia intelligenza e la cosa mi disturba molto…
- Per la giustizia dobbiamo andare da Don Vito Corleone.
- Questo incarico diamolo a Clemenza, voglio gente di affidamento, uomini che non si fanno prendere la mano. Noi non siamo assassini, anche se quel beccamorto ne sembra convinto.
- Se Don Corleone ha tutti i politici e i giudici di New York, lui non ci può negare la possibilità di servircene. Se abbiamo sete dobbiamo poter bere anche noi l’acqua di quel pozzo. È chiaro che verrà ricompensato per il suo disturbo. Dopo tutto non siamo comunisti.
- Michael Corleone: Johny quando era appena agli inizi aveva firmato un impegno di esclusiva con un famoso maestro.
Ma dato che la sua carriera andava di bene in meglio se ne voleva liberare, e chiese aiuto a mio padre, che è suo Padrino.
Allora mio padre andò a trovare il maestro, e gli offrì 10000 $ per sciogliere il contratto. La risposta fu no. Il giorno appresso papà andò a trovarlo di nuovo accompagnato da Luca Brasi, e questa volta quello firmò la rinuncia. In cambio di un assegno di 100 $.
Kay Adams: E come… si era convinto?
Michael Corleone: Papà gli aveva fatto un’offerta che non poteva rifiutare.
Kay Adams: Offerta in che senso?
Michael Corleone: Luca gli puntò una pistola alla testa e mio padre disse che su quel documento ci sarebbe stata la sua firma, oppure il suo cervello. È una storia vera.
- Tom Hagen: Al marito di tua figlia diamo un incarico importante?
Don Vito Corleone: Mai, diamogli da vivere però teniamolo fuori dagli affari della famiglia.
- Sonny Corleone: Hai saputo? Il Turco vuole trattare. Bella faccia di corno, quel figlio di puttana! Ieri sera l’ha presa nel culo e oggi vuole trattare.
Michael Corleone: Cos’ha detto?
Sonny Corleone: E che deve dì? Piripì, perepè, perepà, perepù; vuole che mandiamo Michael a sentire le sue proposte. E fa sapere che l’offerta sarà così buona, che non potremo rifiutare.
- Quando colpiscono, colpiscono quelli che amiamo.
- In vita mia non ho fatto che prevedere ogni pericolo: le donne possono essere imprudenti, ma l’uomo no.
- Sonny Corleone: Mandagli un messaggio. Io voglio Sollozzo sennò è guerra e andiamo sui materassi.
Tom Hagen: Tuo padre sarebbe contrario. Sono affari, non questioni personali.
Sonny Corleone: Hanno sparato a mio padre!
Tom Hagen: Hanno sparato a tuo padre per questioni d’affari! Non personali Sonny!