La grande guerra

La grande guerra

La Grande Guerra“, un film drammatico del 1959 diretto da Mario Monicelli, è una pietra miliare del cinema italiano che racconta le vicende di due soldati italiani durante la Prima Guerra Mondiale. Protagonisti Oreste Jacovacci (Alberto Sordi) e Giovanni Busacca (Vittorio Gassman), il film offre non solo una narrazione intensa ma anche dialoghi memorabili che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del cinema. In questo articolo, esploreremo alcune delle frasi più significative del film, esaminando come queste riflettano il contesto storico e la psicologia dei personaggi.

Contesto Storico e Trama Ambientato nel 1916, durante gli anni tumultuosi della Prima Guerra Mondiale, “La Grande Guerra” segue le vicissitudini di Jacovacci e Busacca, due uomini provenienti da sfondi diversi ma uniti dalle circostanze della guerra. Inizialmente caratterizzati da un atteggiamento di sfuggente opportunità, i due finiscono per sviluppare un profondo legame di amicizia. La trama si svolge tra il fronte e la vita nelle retrovie, offrendo uno spaccato della vita dei soldati e delle dinamiche sociali dell’epoca.

Analisi delle Frasi Iconiche

  1. “Meglio vivi vigliacchi che morti eroi.” – Questa frase, pronunciata da uno dei protagonisti, cattura l’essenza pragmatica di molti soldati, riflettendo l’atteggiamento di chi preferiva la sopravvivenza all’eroismo nel contesto brutale della guerra.
  2. “Noi siamo italiani, mica tedeschi!” – Detta durante un momento di tensione, questa frase sottolinea il senso di identità nazionale misto a un certo disprezzo per l’ordine e la disciplina tipicamente associati ai tedeschi.
  3. “La guerra è guerra, ma la ragione è una sola.” – Riflettendo sulle contraddizioni e sulle follie della guerra, questa frase mette in luce la ricerca di una logica in un contesto dove spesso la logica sembra assente.

Le migliori frasi del Film la grande Guerra

  • Giovanni Busacca: Scusi la mia ignoranza se non è pari alla sua!
  • Giovanni Busacca: la guerra non è altro che un lungo ozio senza un minuto di riposo.
  • Giovanni Busacca:Com’è che dice il proverbio, eh? Se non capisci niente, o fai l’avvocato o fai il sergente.
  • Giovanni Busacca: Se la patria la dovessero difendere solo le persone perbene, te saludi patria.
  • Oreste Jacovacci: non voglio morire, sono un vigliacco!
  • Oreste Jacovacci: Bboni, state bboni.
  • Giovanni Busacca: Ti è mica mai capitato di incontrare un piantone con la faccia di pesce, gli occhi di patata, l’aria di ladro fanegotto imboscato?
  • Sergenti Barriferri: e pensare che anche stavolta quei due lavativi se la sono scampata!
  • Oreste Jacovacci: Ottimo e abbondante!
  • Giovanni Busacca: Soldati solo le ragazze brutte fanno la cacca.
  • Sergente Barriferri e il Cappellano: Sergente Barriferri: Ma Cristo dove sei!? Cappellano: È qua con noi sergente. Se è vero che ha trentatré anni, è dell’84.
  • Giovanni Busacca e Oreste Jacovacci: Busacca: Quella nuvola là sembra una donna nuda… guarda, quella è la faccia e quelle sono le tette. Jacovacci: Ce sta pure ‘a barba.
  • Oreste Jacovacci e guardia: Guardia: Chi va là? Oreste: Ma che fai ahò, prima spari e poi dici chi va là? Guardia: È sempre mejo ‘n amico morto che ‘n nemico vivo! Chi siete? Oreste: Semo l’anima de li mortacci tua!
  • Giovanni Busacca e Oreste Jacovacci e ufficiale austriaco: Ufficiale austriaco: Fegato dicono… Quelli conoscono solo il fegato alla veneziana con cipolla. E presto mangeremo anche noi quello. Dunque.. Dove? Giovanni: No dico, cosa c’entra questo? Ufficiale austriaco: Prego?! Oreste: Ah Giovà? Giovanni: Stai buono!… E allora senti un po’, visto che parli così… Mi te disi propi un bel nient! Hai capito? Facia de merda!
  • Giovanni Busacca e Oreste Jacovacci: Giovanni: Senti un po’, sei di servizio qui te? Oreste: Me pare. Giovanni: Romano eh? Oreste: Perché? Giovanni: Perché… L’italiano in fanteria, il romano in fureria.

Critica e Riconoscimenti Il film è stato lodato per le sue interpretazioni e la regia, con particolare attenzione alle performance di Sordi e Gassman. “La Grande Guerra” ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Leone d’Oro al Festival del Cinema di Venezia e il David di Donatello per la miglior produzione. Le recensioni dell’epoca evidenziano come il film abbia saputo combinare dramma e momenti di leggera comicità per trattare temi di vasta portata storica e umana.

Conclusione Le frasi di “La Grande Guerra” non sono solo linee di dialogo all’interno di un film; sono echi di un’epoca, testimonianze di un periodo storico complesso e di un’Italia attraversata da profondi cambiamenti. Queste frasi continuano a risuonare perché parlano di coraggio, amicizia e della complessa natura umana di fronte alle avversità.

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