Frasi Celebri di Cetto La Qualunque

Nel panorama cinematografico italiano, pochi personaggi hanno saputo catturare l’essenza della satira politica e sociale con la stessa verve e il cinismo irresistibile di Cetto La Qualunque. Interpretato con maestria dall’inimitabile Antonio Albanese, Cetto è diventato un’icona della cultura pop grazie alla sua inconfondibile prospettiva sulla vita, l’amore e, soprattutto, il potere.

Le sue frasi sono diventate leggendarie, non solo per l’umorismo tagliente ma anche per la loro capacità di riflettere, seppur in maniera esagerata, certe realtà italiane.

In questo articolo, ci immergiamo nel repertorio di questo antieroe per eccellenza, ripercorrendo alcune delle sue frasi celebri e più divertenti che hanno fatto ridere, riflettere e, a volte, anche indignare, attraverso i film “Qualunquemente“, “Tutto tutto niente niente“, e “Cetto c’è, senzadubbiamente”.

Dalle sale cinematografiche ai dibattiti nei bar, le frasi di Cetto La Qualunque sono diventate parte del discorso collettivo, un simbolo di una comicità che graffia e lascia il segno.

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Frasi Cetto la Qualunque

Qualunquemente” è una commedia satirica italiana del 2011 diretta da Giulio Manfredonia, con Antonio Albanese nei panni del protagonista, Cetto La Qualunque. Il film ha fatto il suo ingresso nelle sale italiane il 21 gennaio 2011 e, poco dopo, è stato presentato nella sezione Panorama del prestigioso Festival internazionale del cinema di Berlino.

Una particolarità interessante di “Qualunquemente” è stata la sua originale campagna promozionale di tipo virale. Tre mesi prima della sua uscita, misteriosi manifesti elettorali con slogan del protagonista sono apparsi per le strade di Roma, catturando l’interesse dei passanti e dei media senza fare alcun esplicito riferimento al film. In seguito, è stato lanciato un sito web satirico che parodiava le piattaforme dei partiti politici reali, completo di simbolo, regolamento, statuto e video umoristici che emulavano i materiali promozionali tipici di una campagna elettorale, il tutto in perfetta sintonia con lo spirito del film e del suo personaggio principale. La promozione si è estesa fino alla produzione di un video musicale intitolato “Qualunquemente (Onda Calabra)” e all’installazione di gazebo in varie città italiane per la raccolta di firme a favore del fittizio Partito du Pilu.

Qualunquemente Frasi

Ecco alcune frasi di Cetto la Qualunque dal film Qualunquemente, interpretato da Antonio Albanese.

  1. “De Sactis, non ti sputo sennò t profumo!”
  2. “Mi è stato chiesto se vengo eletto cosa intendo fare per i poveri bisognosi. NA BEATA MINCHIA!!!!”
  3. “I have no dream!..ma me piace o’ pilu!”
  4. “Costruiremo un ponte di pilu, con otto corsie di pilu e una corsia di peluche per gli amici! e se il ponte nn basterà cotruiremo anke un tunnel perché un buco mette sempre allegria.”
  5. “Carissimi amici elettori e sdraiabilmente e orizzontalmente amiche elettrici…..chi pilu pì tutti!”
  6. “MELO, PRESTO IO SARO’ SINDACO, QUINDI TU PER LEGGE VICESINDACO.”
  7. “Carmen: ‘Cetto, tu non le puoi avere due mogli!’ Cetto: ‘Carmen, non ti va mai bene niente… ma che saranno mai due mogli? Non si possono avere due macchine, non si possono avere due moto, non si possono avere due case… se si va avanti così non si possono avere manco du cugliuni!'”
  8. “Cosa farò per i poveri bisognosi? Non c’avevo pensato…Na’beata minchia!!”
  9. “Le donne non devono entrare in politica, è la politica che deve entrare nelle donne.”
  10. “cazzu cazzu !!”
  11. “Tu mi voti, ti trovo un lavoro e ti sistemo. Tu non mi voti, in tuculo a te e a tutt’a famiglia!”
  12. “Melo è senza minne…..mancu culu porta….l’ho guardata bene sai? è chiatta… è senza minne Melo…”
  13. “Ma è legale stare dalla parte della legge?”
  14. “Mentre noi ci caliamo un porceddu beddu beddu cu’tutti i pili, c’è gente ch’muore de fame. Mentre noi ci sgugghiamo nu bicchiere di vino, c’è gente ch’muore di sete. Allora mi chiedo, cosa possiamo fare noi pe’ queste persone… Na’ beata minchia!”
  15. “Non ti sputo che t’amprofumu. Non ti piscio che ti lavo. Non ti caco che ti inciprio!”
  16. “E’ CHE E’ ? UNO NUN PO’ AVIRI MANCU DU CUDDIUNA !!!”
  17. “De Santis, fatti i cazzi toi!”
  18. “Ora na minamu!”
  19. “Ma almeno la cultura è gratis?”
  20. “Le tasse sono come la droga, le paghi una volta e non riesci più a smettere!”
  21. “o’chi du cugliuna”
  22. “Però come criterio di massima, come sistema di riferimento, come atteggiamento preferenziale, tu fatte i cxxxi toi!!!!”
  23. (Durante il comizio): Cari amici elettori, e sdraiabilmente amiche elettrici, mi è stato chiesto, se vengo eletto, cosa intendo fare per i poveri e i bisognosi: ‘na beata minchia! È ora di finirla: ‘sta cosa dei bisognosi è una mania! Poi sono bisognoso anche io di voti, affettivamente mi servono più dell’ossigeno: qui siamo in guerra, e io non faccio prigionieri. Tu mi voti, ti trovo un lavoro e ti sistemo. Tu non mi voti, ‘n tu culu a te e tutta ‘a famigghia! Applauso! Io amo lo scontro, e soprattutamente non amo i pacifisti, nella persona di De Santis, il nostro Giovanni De Santis della lista civica. De Santis: io non ti sputo che ti profumo, io non ti piscio che ti lavo, io non ti cago che ti inciprio! De Santis, tu ti sei fissato che i problemi del Meridione sono il lavoro, lo sviluppo economico, la valorizzazione delle risorse naturali… Ma chiù natura d’u pilu, che c’è? Qui da noi non serve lavoro, che se uno sa firmare due assegni a vuoto, di fame non muore. Qui non servono strutture scolastiche od ospedali efficienti. Qui serve ‘u pilu.
  24. Ragioniere, quante volte te lo devo dire che le tasse sono come la droga, se le paghi una volta, anche solo per provare, finisci che ti prende la voglia!
  25. Il ponte si farà! E se non basta il ponte faremo un tunnel, perché un buco mette sempre allegria!
  26. Io sono stato a Rimini e a Riccione, e ho scoperto cosa muove una regione progredita come la Romagna: ‘u pilu!
  27. Porteremo barche di pilu, navi cariche di pilu, insommamente, fortissimamente… pilu!
  28. Schierarsi dalla parte della legge… dico: ma è legale questa cosa?
  29. Se nell’ospedale ci sono i topi, io porterò i gatti!
  30. Ho i cugghiuni che minacciano la secessione!
  31. Mi è mancata tanto la famiglia… Era così forte la mancanza, che infattamente in questi anni me ne sono fatto un’altra!
  32. Qui sai che c’era? Solo pietre vecchie, tombe, anfore, elmi, scudi, pezzi di colonne: insommamente macerie. Io l’ho bonificato: è tutta roba mia.
  33. Date a Cetto quel che è di Cetto. Accetto. Salgo in politica, mi candido a sindaco!
  34. Carmen, il carcere è formativo, una specie di università! Poi sinceramente siamo sotto elezioni, Carmen, ragiona: in un momento così, meglio lui [Melo] che io, dà meno nell’occhio.
  35. Questo è il buono-benzina offerto da Cetto La Qualunque! Fate il pieno di democrazia, 10 euro ce li mette il vostro candidato, votate il vostro sindaco!
  36. Melo, guarda come sei maschio senza casco! I capelli al vento sono più sinceri!
  37. È di Bari ma dice di essere di Milano: un pentito.
  38. Ma lo sa che lei ha un bel corpo da assessore?
  39. Si vergogni. Io sono il sindaco. Lei e la magistratura bastasa non riuscirete a sovvertire il risultato democratico delle elezioni!
  40. Bancarotta fraudolenta, false fatturazioni, riciclaggio… ‐ Be’, ma manco avesse arrubbato qualcosa a qualcuno!

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Frasi celebri di Cetto la Qualunque

Altre frasi e citazioni dal film Qualunquemente:

  1. Pino: Andiamo Cetto, se perdiamo mezz’ora a ogni minna, finiamo dopodomani!
    Cetto: Hai ragione Pino. Però come criterio di massima, come sistema di riferimento, come atteggiamento preferenziale: tu fatti i cazzi toi.
  2. Cetto: Melo, che è la tua ragazza quella?
    Melo: Sì, papà.
    Cetto: Melo, quella ragazza non va bene. Non ha minne. È senza tette E pure di culo è scarsa.
  3. Cetto: Senti Melo, presto io sarò sindaco; quindi tu, per legge, vice-sindaco. Però ci sono delle cose da mettere a posto: tu devi cambiare, Melo. Certo, io sono mancato, e un figlio senza padre può prendere una brutta piega. Ma ora sono tornato. Melo, ti ho visto l’altra sera in moto, e avevi il casco: non va bene Melo, ho un nome in paese. Tu sei il mio orgoglio, mi sono sacrificato, mi sono impegnato per te, tu sei il mio capolavoro, ti ho insegnato tutto… Te lo sei dimenticato? Quando avevi 11 anni ti ho dato le prime lezioni di guida, ti ricordi? Quando ne avevi 12 che ho fatto?
    Melo: Mi hai insegnato a picchiare i compagni della classe che non mi facevano copiare.
    Cetto: Bravo. Quante volte ti ho detto di non mettere mai il casco, potrebbero pensare che sei timido! Ti devi fare rispettare! Si comincia dando la precedenza a un incrocio e finisce che ti prendono per ricchione. E come se non bastasse, infinemente, mi cadi su una ragazza senza minne, piatta. Dove ho sbagliato? […] Mi è caduto il mondo, sai? Piatta: che dolore che mi hai fatto prendere, Melo.
  4. De Santis: Quest’anno credo che gli elettori di Marina di Sopra, abbiano una grande responsabilità…
    Cetto: È incredibile, è una vergogna, non è possibile…
    De Santis: Dicevo che gli elettori di Marina di Sopra devono scegliere cosa…
    Cetto: È incredibile, è una vergogna, non è possibile, che schifo.
    De Santis: Ma si può sapere cosa ha da bofonchiare? Qui non si riesce a sviluppare un concetto!
    Cetto: Io bofonchio quanto mi pare e piace, siamo in democrazia! E poi, come principio cardine, De Santis: fatti i cazzi toi.
    De Santis: Calogero, lei permette al mio avversario di parlarmi con questo linguaggio? Faccia qualcosa!
    Conduttore: E Madonna quanto è permaloso! Si faccia una risata, ché questa è sana ironia! Signor La Qualunque, io mi scuso a nome del suo avversario: qua siamo in una trasmissione libera, lei può dire e fare tutto quello che vuole!
    De Santis: Ma è una vergogna! Lei parteggia in un modo indecente per il mio avversario!
    Conduttore: Non dica sciocchezze e porti rispetto! E poi non se la prenda con me: non è colpa mia se lei è d’una noia mortale. Avanti, si sbrighi che poi tocca a La Qualunque.
    De Santis: Ma se ho appena iniziato!?
    Cetto: E hai già sfracanato! Pensa cosa succede se continui! De Santis, è meglio che ti fermi: arritirati, lavati i pedi e vai e curcati, vah! […] Non ci saranno più bollette del gas, e, aggiungo, aboliremo anche quelle della luce, e crepi l’avarizia!
    De Santis: Sono tutte fandonie!
    Cetto: Sempre meglio delle cazzate che dici tu! La solidarietà, la partecipazione… Che du cugghiuni, vah!
  5. Pino: Io e Svetlana ci sposiamo.
    Cetto: Ma siete sicuri?
    Pino: Certo, infatti ti volevamo dire che per noi sarebbe un grande onore, ci farebbe veramente piacere… Ci vuoi fare da testimone?
    Cetto: Testimone… Che brutta parola per dire una cosa così bella!
  6. Carmen: Cetto, tu non le puoi avere due mogli!
    Cetto: Ah Carmen, come sei fatta… Non ti va mai bene niente, ogni cosa è un problema! Ma che saranno mai due mogli? E non si possono avere due macchine, non si possono avere due moto, non si possono avere due case…
    Carmen: No due case sì! E infatti io me ne vado nell’altra!
    Cetto: Se va avanti così, non si potranno avere manco du cugghiuni, vah!!
  7. Giornalista: Non è il caso che nel Sud entrino in politica anche le donne?
    Cetto: Signorina, nella mia visione politica, spessatamente all’avanguardia, non sono le donne che devono entrare in politica ma è la politica che deve entrare dentro le donne! Non è partito l’applauso ma me lo merito!
  8. Cetto: Pino, dimmi, come mi trovi?
    Pino: Eh Cetto, sei elegante come sempre! Chi è bello è bello, e chi è più bello di te… si trucca!
  9. Ingegnere: L’unico problema lo sta facendo il Comune.
    Cetto: Problema? Che problema?
    Ingegnere: Hanno scoperto che il villaggio è costruito su una specie di catapecchia antica, etrusca.
    Cetto: E quindi che c’è? È vietato?
    Geometra: Sarebbe, vietato.
    Cetto: Ma invece di ringraziarci, chè da una città vecchia gliene abbiamo fatto una nuova, ‘sti cornuti!
    Geometra: Ogni giorno se ne inventano una! E il villaggio abusivo, e gli impianti non sono a norma, e “non avete i permessi”, e l’archeologia… È un casino, Cetto: non ti lasciano lavorare!
  10. Conduttore: Bene, io direi che siamo giunti al termine della trasmissione…
    De Santis: Ma come al termine? Lui ha parlato il doppio di me, il triplo, non sono riuscito a sviluppare un concetto!
    Conduttore: Fossi in lei, non me ne vanterei troppo!
    Cetto: Signor Calogero, mi fa dire ancora un paio di cose?
    Calogero: Eh certo!
    De Santis: Ma non aveva detto che avevamo finito?
    Conduttore: De Santis adesso basta, stiamo veramente esagerando! Non mi è mai capitato in tanti anni di trasmissione di avere a che fare con un politico insolente come lei!
    Cetto: È vero, sei puzzolente, vergognati De Santis!
  11. Cetto: Di cosa parla? Tu Pino hai capito?
    Pino: No.
    Cetto: Perfetto. Pino è l’elettore medio: se Pino non ha capito niente, non capirà niente nessuno.
  12. Gerry: Domattina ci vediamo qui, sette in punto.
    Cetto: Alle sette?
    Pino: Alle sette di sera!
    Gerry: Quelle sono le diciannove. Le sette son le sette, checché se ne dica.
  13. Carmen: Cetto, ma quella cosa… piccola, negra… È tua figlia?
    Cetto: Carmen, lo sai che ti voglio bene, e infattamente per questo ti dico: non suggnu cazzi toi.
  14. Cetto: Sì, pronto? Ah, sei tu? Ciao. No, non posso. Sono in una specie di riunione. Magari! Eh, una rottura ‘e cugghiuni che non ti dico, guarda. Sì, vabbè, alle 11 passo e t’o butto, sì…
    Gerry: La Qualunque, siamo in una chiesa: un po’ di buona creanza!
    Cetto: Affettivamente è vero prete, sto telefonando! Se per cortesia abbassa un po’ il volume, un po’ di creanza!

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Cetto la Qualunque Frasi

Il film “Tutto tutto niente niente” del 2012 è una regia di Giulio Manfredonia.

Antonio Albanese è il fulcro della narrazione, interpretando il ruolo di Cetto La Qualunque, oltre a dare vita ad altri due suoi celebri alter ego: Rodolfo Favaretto e Frengo Stoppato. Questa pellicola funge da continuazione di “Qualunquemente”, anch’esso diretto da Manfredonia, dove Albanese aveva debuttato sul grande schermo nei panni di Cetto La Qualunque. Successivamente, nel 2019, è stato rilasciato un ulteriore seguito intitolato “Cetto c’è, senzadubbiamente”, mantenendo la stessa direzione artistica.

Ecco le frasi celebri dal film Tutto tutto niente niente:

  1. Interlocutrice: “È mai stato all’estero?” Rodolfo Favaretto: “No, preferisco cagare a casa mia.”
  2. “Superati i venti/ventidue centimetri, si può chiamare ancora clitoride?”
  3. Cetto: “Ecco i bombardamenti fenici!” L’autista: “Quelle sono rovine romane!” Cetto: “Avimu Piero Angela!”
  4. Frengo: “Posso farti una domanda un poco intima? Hai delle cartine?”
  5. “Un’ultima domanda? Perché oggi non è andato in parlamento?” “È tradizione..io il primo giorno non vado da nessuna parte, non andavo a scuola, non vado ai processi, pensa che il primo giorno di matrimonio non ho dormito con mia moglie per coerenza.”
  6. Portiere del Liberty Hotel: Gradisce l’appartamento fumatori o non fumatori?
    Frengo Stoppato: Ma mi scusi cosa c’è?… Una convention della simpatia? Piuttosto rinuncio al bagno. Se c’è un camino abitabile o un posacenere arredato, quello è il mio appartamento!
  7. Frate: Buone queste sigarette?
    Frengo Stoppato: Ti consiglio di tirare lentamente. Queste sono biologiche ed eco-compatibili, ma non sono a impatto zero!
  8. Frengo Stoppato : Il bello del Natale è che puoi fumarti anche l’albero!
  9. Cetto La Qualunque: Ecco i bombardamenti fenici…
    Autista: Quelle sono rovine romane!
    Cetto: Avimu Piero Angela!
  10. Donna: Lei è un razzista.
    Rodolfo Favaretto: Come si fa a integrare bianco e nero? Lei li vorrebbe dei figli grigi?
  11. Psicologa: Lei semplicemente è… omosessuale.
    Cetto La Qualunque: Aaahhh!
  12. Intervistatore: Un’ultima domanda: perché oggi non è andato in parlamento?
     Cetto La Qualunque: È tradizione. Io il primo giorno non vado da nessuna parte: no andavo a scuola, non vado ai processi… Pensa che il primo giorno di matrimonio non ho dormito con mia moglie per coerenza.
  13. Rodolfo Favaretto: Scuri, tirate fuori superman o gli ultimi metri ve li fate a rana! Va ben?
  14. Rodolfo Favaretto: Siamo qui per presentare un evento senza precedenti: la secessione morbida. Lo stivale diventa mocassino.
  15. Frengo Stoppato: Sai che sei simpatico? Ti sei fumato i due hard disk dei computer?

Cetto la Qualunque Frasi Divertenti

Dopo il film “Qualunquemente” e “Tutto tutto niente niente” del 2012, Antonio Albanese ritorna interpretando Cetto La Qualunque nel film Cetto c’è senzadubbiamente, uscito nel 2019 e diretto da Giulio Manfredonia. Questo segmento rappresenta l’epilogo della celebre “Trilogia du Pilu”. Nel gran finale della pellicola, si assiste alla partecipazione dell’acclamato artista Guè Pequeno, noto ora semplicemente come Guè, che esegue il brano “Io sono il re” in duetto con il personaggio di Cetto, interpretato da Albanese.

Trama di Cetto c’è senzadubbiamente: A seguito della sua elezione a sindaco, il controverso politico Cetto decide di autoesiliarsi in Germania. Qui, si dedica all’apertura di una serie di ristoranti e pizzerie che riscuotono notevole successo, e nel frattempo costruisce una nuova vita di famiglia. Nonostante la distanza, il legame con l’Italia rimane forte e l’anelito di ritornare si mantiene vivo. L’opportunità di fare ritorno nel suo paese natale si materializza quando la zia prediletta di Cetto, in fin di vita, esprime il desiderio di rivedere il suo nipote prima di morire. Questo commovente ricongiungimento si rivelerà carico di sorprese e svolte inaspettate per Cetto, aprendo la porta a nuovi capitoli della sua vita.

Noi vogliamo ricordarlo con alcune delle frasi “Cetto c’è senzadubbiamente” interpretate da Albanese.

  1. “Sono anni che gli italiani si bevono qualsiasi minchiata, e noi siamo la minchiata giusta al momento giusto!”
  2. “Gli italiani sono così bravi a seguire chi abbaia. E io abbaio benissimo!”
  3. “La democrazia non può garantire più niente. Un re sì!”

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