Il buono, il brutto, il cattivo non è solo uno spaghetti western, è un’epopea.
Un’opera che ha ridefinito un genere, scolpita nella storia del cinema grazie alla regia magistrale di Sergio Leone, alla colonna sonora iconica di Ennio Morricone e alle interpretazioni leggendarie di Clint Eastwood, Lee Van Cleef e Eli Wallach.
Ma al di là della sua grandezza visiva e sonora, il film è costellato di dialoghi memorabili, battute taglienti e riflessioni amare sull’avidità e la natura umana. Questo articolo esplora alcune delle frasi più iconiche che hanno reso Il buono, il brutto, il cattivo un classico intramontabile.
Scheda tecnica
- Titolo originale: Il buono, il brutto, il cattivo
- Anno di produzione: 1966
- Paese di produzione: Italia, Spagna, Germania Ovest
- Genere: Spaghetti western, avventura, azione
- Regia: Sergio Leone
- Soggetto: Agenore Incrocci (Age), Furio Scarpelli (Scarpelli), Luciano Vincenzoni, Sergio Leone
- Sceneggiatura: Agenore Incrocci (Age), Furio Scarpelli (Scarpelli), Luciano Vincenzoni, Sergio Leone
- Produttore: Alberto Grimaldi
- Casa di produzione: Produzioni Europee Associati (PEA), Arturo González Producciones Cinematográficas, Constantin Film
- Distribuzione (Italia): Unidis
- Fotografia: Tonino Delli Colli
- Montaggio: Eugenio Alabiso, Nino Baragli
- Musiche: Ennio Morricone
- Scenografia: Carlo Simi
- Costumi: Carlo Simi
- Durata: 161 minuti (versione originale), diverse versioni con tagli differenti esistono.
- Lingua originale: Italiano
- Colore: Technicolor
Cast principale:
- Clint Eastwood: Biondo (“Il Buono”)
- Lee Van Cleef: Sentenza (“Il Cattivo”)
- Eli Wallach: Tuco Ramirez (“Il Brutto”)
Frasi celebri
- Tuco: sto cercando un mezzo sigaro, con dietro la faccia di un gran figlio di cagna alto, biondo e che parla poco.
- Tuco: vado, l’ammazzo e torno.
- Il Biondo: io dormirò tranquillo perché so che il mio peggior nemico veglia su di me.
- Il Biondo: vedi, il mondo si divide in due categorie: chi ha la pistola carica e chi scava. Tu scavi.
- Tuco: quando si spara, si spara, non si parla.
- Tuco: mi piacciono quelli grandi e grossi come te, perché quando cadono fanno tanto rumore e quando ti butterò giù io… aaahhh… ne farai di rumore.
- Tuco: il mondo è diviso in due, amico mio: quelli che hanno la corda al collo e quelli che la tagliano.
- Il Biondo: ogni pistola ha la sua voce e questa la conosco.
- Tuco: è un bel tipo mio fratello… ah sì, perché non te l’avevo detto, ma il capo qui è mio fratello. Insomma, a Roma c’è il Papa e qui c’è mio fratello.
- Tuco: fai presto a parlare tu, ma dalle nostre parti se vuoi campare o fai il prete o fai il bandito, tu hai scelto di fare il prete ed io il bandito.
- Sentenza: non basta una corda a fare un impiccato.
- Tuco heyyy Biondooo… Lo sai di chi sei figlio tuuu? Sei il figlio di una grandissima puttaaaa…
- Tuco: eh certo che anche per uno come me è una gran cosa sapere che pioggia o vento, da qualche parte c’è un piatto di minestra calda che ti aspetta.
- Tuco: gli speroni si dividono in due categorie: alcuni passano dalla porta, altri dalla finestra.
- Tuco: chi mi frega e poi non mi ammazza, vuol dire che non ha capito niente di Tuco.
- Il Biondo e il cacciatore di taglie: Cacciatore di taglie: Ehi tu, lo sai che la tua faccia somiglia a quella di uno che vale duemila dollari? Biondo: Già… ma tu non somigli a quello che li incassa..
- Il Biondo e Sentenza: Biondo: Visto che facciamo la stessa strada, è meglio farci compagnia. Uno, due, tre, quattro, cinque e sei… Sei, numero perfetto! Sentenza: Non è tre il numero perfetto? Biondo: Sì, ma io ho sei colpi qui dentro…
- Tuco e il Biondo: Tuco: Ci ri-ve-dre-mo… i… id… id… Biondo: “Idiota”. È per te.
- Tuco e il Biondo: Tuco: Dio è con noi perché anche lui odia gli Yankee! Urrà! Biondo: No, Dio non è con noi, perché anche lui odia gli imbecilli…