Frasi del Film L’avvocato del Diavolo

Quali sono le citazioni più emblematiche de L’Avvocato del Diavolo? Diretto da Taylor Hackford e basato sull’omonima opera di Andrew Neiderman, il film è celebre per le sue indimenticabili frasi. Questo thriller con elementi di horror del 1997 vede le straordinarie interpretazioni di Al Pacino e Keanu Reeves, che assumono i ruoli di Kevin Lomax e John Milton/Satana, insieme a Charlize Theron nel ruolo di Mary Ann.

L’Avvocato del Diavolo – TRAMA:

Kevin Lomax è un brillante avvocato della Florida con un record di vittorie impeccabile. La sua imbattibilità lo porta ad essere reclutato da un rinomato studio legale newyorkese, gestito dal carismatico ma misterioso John Milton. Arrivato a New York con sua moglie Mary Ann, Kevin si impegna intensamente per vivere all’altezza della sua reputazione.

Contemporaneamente, Mary Ann inizia ad esperire inquietanti allucinazioni che la distaccano sempre più dalla realtà. Eventi bizzarri si verificano all’interno dello studio legale e Milton sembra celare un segreto di grande rilevanza. Quale verità si nasconde dietro l’enigmatica figura di questo avvocato?

Le migliori frasi e citazioni del film L’avvocato del Diavolo

Le migliori frasi e citazioni del film L’avvocato del Diavolo offrono uno sguardo penetrante nell’universo tematico e nei personaggi complessi che popolano questa accattivante narrazione. Il film, noto per la sua intensa trama e le performance magnetiche, si distingue non solo per la sua storia avvincente ma anche per le riflessioni profonde che lancia attraverso dialoghi memorabili.

Queste citazioni svelano la natura ambigua della moralità, il potere della tentazione e l’eterno conflitto tra bene e male, arricchendo ulteriormente l’esperienza cinematografica. Ecco alcune delle espressioni più significative che catturano l’essenza di questo capolavoro.

-Kevin: Non ci sono altre stanze?
Eddie Barzoon: No solo questa.
Kevin: E la camera da letto?
Eddie Barzoon: Niente camera.
Kevin: E lui dove dorme?
Leamon Heath: Chi ti dice che dorme?
Kevin: Dove scopa allora?
Milton [spuntando alle sue spalle]: Dappertutto!

-Jackie Heath: Io se voglio vedere Lemon devo prendere appuntamento.
Mary Ann: Stai scherzando, vero? [Jackie fa cenno di no] E cosa fai per resistere?
Jackie Heath: Guarda un pò in giro tesoro. Insomma, hai tre scelte, la santissima Trinità: puoi lavorare, ti puoi divertire o puoi riprodurti…

-John Milton: Kevin, io ho avuto tanti di quei figli e quasi altrettanti delusioni… Ho commesso sbaglio dopo sbaglio. E poi arrivate voi. Voi altri due.

-John Milton: Mentre noi ci arrabattiamo da un affare all’altro, chi è che tiene d’occhio il pianeta? L’aria si inquina, l’acqua imputridisce, perfino il miele delle api ha il gusto metallico della radioattività e tutto si deteriora sempre più in fretta. Non c’è modo di riflettere nè di prepararsi. Si comprano futuri si vendono futuri dove non c’è nessun futuro.

-John Milton: Forse Dio ha lanciato i dadi una volta di troppo e così ci ha fregati tutti.

-John Milton: Io ti tolgo i mattoni dalla borsa. Io ti do il piacere. Senza condizioni. La libertà figliolo, significa non dover mai chiedere scusa! Questa è rivoluzione Kevin!

-John Milton: è gente che affila l’avidità umana al punto che riesce a spaccare un atomo tanto acuto è il desiderio; si costruiscono un ego grande come una cattedrale e collegano a fibre ottiche il mondo con ogni impulso dell’ego. Lubrificano anche i sogni più ottusi con fantasie a base di oro e di dollari finchè ogni essere umano diviene un aspirante imperatore, il suo proprio Dio!

-Kevin Lomax: Meglio regnare all’inferno che servire in paradiso.

-John Milton: Diabuli virtus in lumbis est, Diabuli virtus in lumbis est. La virtù del Diavolo è nei suoi lombi.

-Kevin: Che cosa sei?
Milton: Oh, io ho tanti di quei nomi…
Kevin: Satana?
Milton: Chiamami papà!

-John Milton: Il senso di colpa, è come un sacco pieno di mattoni. Non devi fare altro che scaricarlo.

-John Milton: Nel mondo io vi mando come pecore in mezzo ai lupi.

-Kevin: Che mi dici dell’amore?
John Milton: Sopravvalutato. Biochimicamente non è diverso da una grande scorpacciata di cioccolata.

“Ti voglio dare una piccola informazione confidenziale a proposito di Dio: a Dio piace guardare! È un guardone giocherellone! Riflettici un po’: lui dà all’uomo gli istinti, ti concede questo straordinario dono e poi che cosa fa? Te lo giuro che lo fa per il suo puro divertimento, per farsi il suo bravo, cosmico spot pubblicitario del film! Fissa le regole in contraddizione! Una stronzata universale! Guarda, ma non toccare… Tocca, ma non gustare… Gusta, ma non inghiottire! E mentre tu saltelli da un piede all’altro, lui che cosa fa? Se ne sta lì a sbellicarsi dalle matte risate! Perché è un moralista, è un gran sadico! È un padrone assenteista! Ecco che cos’è!”.

“Devi mantenere un profilo basso, innocuo, sembrare insignificante, uno stronzetto emarginato costantemente nella merda… Guarda me: sottovalutato dal giorno della nascita. Tu non mi crederesti mai un padrone dell’universo, non è vero?”

“Le spalle di una donna sono gli avamposti della sua mistica. Il suo collo, se è viva, ha tutto il mistero di una città di confine, di una terra di nessuno. È il conflitto fra la mente e il corpo”.

“Con me le donne sorridono come la Gioconda”.

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