l film “La vita è bella“, uscito nel 1997 e diretto da Roberto Benigni, è stato un enorme successo, tanto da vincere tre premi Oscar. In questo articolo, abbiamo raccolto le frasi “La vita è bella”, tratte dal film di Benigni, assieme ad alcune frasi e battute dei personaggi principali del film.
Frasi Benigni: La vita è bella
Il film “La vita è bella“, diretto e interpretato da Roberto Benigni, ha subito suscitato l’attenzione da parte del pubblico e dei critici ottenendo ben tre premi Oscar: uno per la miglior interpretazione maschile protagonista, un altro per la colonna sonora eccezionale e un terzo come miglior film straniero. Questo film ha portato Benigni alla fama internazionale, poiché è riuscito a narrare gli orrori dei campi di concentramento nazisti con un tocco di sorriso.
Siamo nel 1930, quando un felice libraio ebreo di nome Guido inizia una vita da favola corteggiando e sposando una donna di una città vicina. Successivamente, la coppia ha un bambino e assieme conducono una vita felice fino a quando l’Italia viene occupata dai Tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel tentativo di mantenere la famiglia unita e proteggere il figlio dagli orrori del campo di concentramento, Guido inventa un gioco, considerando l’Olocausto come se fosse una sorta di competizione in cui il premio per il vincitore è un carro armato.
Per celebrare questo film, abbiamo raccolto le frasi di Benigni tratte dal film “La vita è bella”.
La vita è bella: frasi dal film di Benigni
“La vita è bella” è un film che trasmette sentimenti positivi ed è anche un esempio di come si possa affrontare il dramma del nazismo con una sorta di malinconica allegria. Di seguito, abbiamo selezionato alcune delle frasi più commoventi del film di Roberto Benigni.
1. Canto quello che vedo, su niente soprassiedo! “Ecco” dissi al Caos “eccomi son tuo schiavo”. Egli rispose “Bravo!”. “Di che?” diss’io “Chi fu?” Libero alfine sono, che serve una carezza, quando di bell’ebrezza di me s’impossessò?! Eccomi, son pronto, son già partiti i treni, si sono rotti i freni e non resisto più. Vai dolce Bacco, portami! (Ferruccio) [poesia iniziale]
2. Buongiorno Principessa! (Guido) [a Dora]
3. Niente è più necessario del superfluo. (Zio Eliseo)
4. Guarda i girasoli: s’inchinano al sole, ma se vedi uno che è inchinato un po’ troppo significa che è morto. Tu stai servendo, però non sei un servo. Servire è l’arte suprema. Dio è il primo servitore; Lui serve gli uomini, ma non è servo degli uomini. (Zio Eliseo)
5. Buongiorno, principessa! Stanotte t’ho sognata tutta la notte, s’andava al cinema, e avevi quel tailleurino rosa che ti piace tanto, non penso che a te principessa, penso sempre a te! (Guido)
6. Non amo che le rose che non colsi. (Guicciardini)
7. No, non l’hanno fatto “per…”, l’hanno fatto “per!”. (Zio Eliseo) [dopo la pittura del cavallo]
8. [Indovinello] Più è grande e meno si vede. (Guido)
9. [Indovinello] Biancaneve in mezzo ai nani, risolvi questo enigma cervellone nel tempo che ti dà la soluzione. (Guido)
10. [Indovinello] Se fai il mio nome non ci sono più, chi sono? (Lessing)
11. [Indovinello] Grasso grasso, brutto brutto | tutto giallo in verità: | se mi chiedi dove sono | ti rispondo “Qua qua qua”. | Quando cammino faccio “poppò” | chi son io dimmelo un po’. (Lessing)
12. Questa è la mia storia, questo è il sacrificio che mio padre ha fatto, questo è stato il suo regalo per me. (Giosuè adulto) [voce fuori campo]
13. Comincia il gioco, chi c’è c’è, chi non c’è non c’è.
Si vince a 1000 punti.
Il primo classificato vince un carro armato vero.
Beato lui.
Ogni giorno vi daremo la classifica generale da quelle altoparlanti.
All’ultimo classificato verrà attaccato un cartello con su scritto ‘asino’, qui sulla schiena.
Noi facciamo la parte di quelli cattivi cattivi che urlano, chi ha paura perde punti. In tre casi si perdono tutti i punti, li perdono:
1) Quelli che si mettono a piangere;
2) Quelli che vogliono vedere la mamma;
3) Quelli che hanno fame e vogliono la merendina, scordatevela!
È molto facile perdere punti per la fame. Io stesso ieri ho perso 40 punti perché volevo a tutti i costi un panino con la marmellata. D’albicocche. Lui di fragole.
Ah, non chiedete i lecca-lecca perché non ve li danno: ce li mangiamo tutti noi. Io ieri ne ho mangiati 20. Un mal di pancia. Però erano buoni.
Lascia far e.Scusate se vado di fretta, ma oggi sto giocando a nascondino, ora vado, sennò mi fanno tana. (Guido Orefice)
14. Buongiorno, principessa!” (Guido Orefice)
15. Scusi, da quanto tempo guida?
– Io? Da… da quasi dieci minuti.
– Ah, pensavo meno. (dore- guido orefice)
16. Anche voi da grandi avrete due belle gambe così. Ma non una, due. Due belle gambe. Se vi rompete questa c’è quest’altra, se vi rompe quella c’è quell’altra. Se vi si rompono tutte e due… e vabbè, quello è proprio un colpo sfortunato!” (ROBERTO BENIGNI – Guido Orefice)
17. Nulla è più necessario del superfluo. (lo zio)
18. Giosuè: Perché i cani e gli ebrei non possono entrare babbo?
Guido: Eh, loro gli ebrei e i cani non ce li vogliono. Eh, ognuno fa quello che gli pare Giosuè, eh. Là c’è un negozio, là, c’è un ferramenta no, loro per esempio non fanno entrare gli spagnoli e i cavalli eh, eh… e coso là, c’è un farmacista no: ieri ero con un mio amico, un cinese che c’ha un canguro, dico “Si può entrare?”, dice “No, qui i cinesi e i canguri non ce li vogliamo”. Eh, gli sono antipatici oh, che ti devo dire oh?!
Giosuè: Ma noi in libreria facciamo entrare tutti.
Guido: No, da domani ce lo scriviamo anche noi, guarda! Chi ti è antipatico a te?
Giosuè: I ragni. E a te?
Guido: A me… i visigoti! E da domani ce lo scriviamo: “Vietato l’ingresso ai ragni e ai visigoti”. Oh! E mi hanno rotto le scatole ‘sti visigoti, basta eh!
19. Giosuè adulto all’inizio del film: Questa è una storia semplice, eppure non è facile raccontarla, come in una favola c’è dolore, e come una favola, è piena di meraviglia e di felicità.