Frasi celebri del film Mediterraneo
La Seconda Guerra Mondiale vista da una prospettiva insolita, lontana dai campi di battaglia e immersa nella bellezza di un’isola greca.
“Mediterraneo” di Gabriele Salvatores non è un film di guerra nel senso tradizionale del termine, ma una profonda riflessione sulla condizione umana, sulla capacità di adattamento e sulla ricerca della felicità anche in tempi difficili.
Il film racconta la storia di un gruppo di soldati italiani che, abbandonati su un’isola, si ritrovano a confrontarsi con una realtà completamente diversa da quella a cui erano abituati, riscoprendo valori come l’amicizia, la solidarietà e il contatto con la natura. E lo fa anche attraverso dialoghi memorabili, frasi che diventano simbolo di una ritrovata umanità e di un progressivo allontanamento dalla logica della guerra.
In questo articolo abbiamo raccolto alcune delle frasi più toccanti e significative del film, per riflettere ancora una volta sulla forza di questa opera e sulla sua capacità di reinterpretare un periodo storico complesso con uno sguardo nuovo e originale, capace di commuovere e di far sorridere allo stesso tempo.
Scheda tecnica
- Titolo: Mediterraneo
- Anno di Uscita: 1991
- Regia: Gabriele Salvatores
- Soggetto: Enzo Monteleone
- Sceneggiatura: Enzo Monteleone
- Produzione: A.M.A. Film, Cecchi Gori Group, Pentafilm, Silvio Berlusconi Communications
- Distribuzione: Penta Film
- Fotografia: Italo Petriccione
- Montaggio: Nino Baragli
- Musiche: Giancarlo Bigazzi, Marco Falagiani
- Scenografia: Thalia Istikopoulou
- Costumi: Roberta Guidi di Bagno
- Genere: Commedia, Guerra, Drammatico, Storico
- Durata: 96 minuti (versione italiana), 89 minuti (versione internazionale)
- Paese di Produzione: Italia
- Lingua Originale: Italiano, Greco, Inglese, Turco
- Formato: Colore, 1.66:1
Cast Principale:
- Diego Abatantuono: Sergente Maggiore Nicola Lorusso
- Claudio Bigagli: Tenente Raffaele Montini
- Giuseppe Cederna: Antonio Farina
- Ugo Conti: Luciano Colasanti
- Claudio Bisio: Corrado Noventa
- Gigio Alberti: Eliseo Strazzabosco
- Antonio Catania: Tenente Carmelo La Rosa
- Memo Dini: Libero Munaron
- Vasco Mirandola: Felice Munaron
- Vana Barba: Vassilissa
Frasi celebri
- Il prete: mai fidarsi dei turchi!
- Antonio Farina: ti tocca restare nell’isola dell’oblio. Fumatelo un po’ di oblio, va’!
- Nicola Lorusso: il tenente è su che affresca. Noi qua al caldo… Lui su che affresca!
- Eliseo Strazzabosco: col fascismo tutte le cose buone sono proibite.
- Libero Munaron: ti ricordi come diceva papà: “Se c’hai bisogno, galleggi anche nella merda”.
- Nicola Lorusso: stiamo calmi un cazzo scusa! Siamo tagliati fuori dal conflitto bellico! Come comunichiamo con l’esterno? Coi segnali di fumo?
- Nicola Lorusso: diavolo porco, torniamo in prima linea! Torniamo dove succede qualcosa!
- Nicola Lorusso: cos’hai mangiato, il pollo con le mani che ti rimane attaccato il cilum alle dita? Dai, fai girare!
- Nicola Lorusso: se vuol parlare al comandante deve entrare sennò sta fuori e non parla.
- Nicola Lorusso: meglio un pollo morto che un soldato.
- Nonzo: italiani – turchi: una faccia, una razza!
- Nicola Lorusso: siamo stati aggrediti dai polli greci.
- Antonio Farina: la Grecia è la tomba degli italiani.
- Nicola Lorusso: una vita è troppo poco. Una vita sola non mi basta. Se conti bene non sono neanche tanti giorni. Troppe cose da fare, troppe idee. Sai che ogni volta che vedo un tramonto mi girano i coglioni? …perché penso che è passato un altro giorno. Dopo mi commuovo, perché penso che sono solo. Un puntino nell’universo. I tramonti mi piacerebbe vederli con mia madre, e con una donna che amo, magari. Invece le notti mi piacerebbe passarle da solo, o con una bella troia, che è meglio che da solo.
- Colasanti: sergente io, io mi sono innamorato di lei. Eh non so come ca..o è successo!
- Nicola Lorusso: non ci hanno lasciato cambiare niente… e allora gli ho detto… avete fatto come volevate ma almeno non riuscirete a considerarmi vostro complice…. così gli ho detto e son tornato qui…
- Nicola Lorusso: e noi dovremmo spezzare le reni alla Grecia con questi quattro deficienti qua?
- Il tenente Montini: avevamo tutti, più o meno, quell’età in cui non hai ancora deciso se mettere su famiglia o perderti per il mondo…
- Nicola Lorusso: da che mondo e mondo… il sergente è una persona che urla! Va bene?
- Nicola Lorusso: io mi sento abbandonato dalla mia patria, dall’Italia, e non me ne frega un cazzo.
- Carmelo La Rosa: tre anni? Minchia tre anni! Non ci posso credere!
- Nicola Lorusso: in questa isola non c’è un cazzo di nessuno…
- Nicola Lorusso: ci hanno lasciati qua e noi qua ci stiamo. Hanno detto: “Arrangiatevi!” e noi ci arrangiamo!
- Nicola Lorusso: signor tenente, Farina è stato aggredito da un pollo… l’effetto sorpresa ha giocato un ruolo determinante…
- Libero Munaron: chi vive sperando, muore cagando! Lorusso, isoletta dell’Egeo che non conta un cazzo, 1941, sono anche un autore!
- Il tenente Montini e Colasanti e Antonio Farina:
Tenente Montini: Ma è proprio rotta?….
Colasanti: Non lo so!….
Lorusso: Come non lo so! Come non lo so! era la cosa che ci interessava di più… che dovevamo mantenere in perfetta efficenza… eravamo legati a questa radio e ce la sfascia quel deficiente del montanaro……..
Farina: Sergente si calmi cosa c’entra prendersela con lui adesso…
Lorusso: Stiamo calmi un cazzo scusa! Siamo tagliati fuori dal conflitto bellico! Come comunichiamo con l’esterno?… con i segnali di fumo!? - Nicola Lorusso e Il tenente Montini:
Tenente: Vassilissa è una ragazza che lavora!”
Nicola Lorusso: Si è presa a cuore un aspetto psico-fisico di tutto… cioè… sta portando avanti un discorso… ma è una puttana voglio dire. - Antonio Farina e Nicola Lorusso:
Antonio Farina: In Grecia non ci sono i cannibali
Nicola Lorusso: Cosa ne sai tu di cosa mangiano i Greci? - Nicola Lorusso e Carmelo La Rosa:
Carmelo La Rosa: Ma come non sapete niente?! C’è stato l’otto settembre!
Nicola Lorusso: E allora? Tutti gli anni c’è l’otto settembre… anche il nove il dieci…
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