Frasi del film Mio Fratello è Figlio Unico

L’Italia degli anni ’60 e ’70, con le sue contestazioni studentesche, le tensioni sociali e la violenza politica, fa da sfondo alla storia di “Mio fratello è figlio unico”.

Il film di Daniele Luchetti racconta le vicende di due fratelli, Accio ed Ettore, le cui vite vengono inevitabilmente influenzate dal clima di contestazione e fermento di quegli anni, mostrando come le ideologie politiche possano dividere anche i legami familiari più stretti. Attraverso dialoghi vivaci e spesso ironici, il film cattura lo spirito di un’epoca e ci restituisce un ritratto autentico di una generazione divisa tra idealismo e disillusioni. Il linguaggio utilizzato dai personaggi, spesso colorito e ricco di espressioni tipiche dell’epoca, contribuisce a creare un’atmosfera autentica e coinvolgente.

In questo articolo abbiamo raccolto alcune delle frasi più emblematiche del film, per riflettere ancora una volta sulla forza di questa commedia agrodolce e sulla sua capacità di raccontare un periodo storico complesso con leggerezza e profondità.

Scheda tecnica

  • Titolo: Mio fratello è figlio unico
  • Anno di Uscita: 2007
  • Regia: Daniele Luchetti
  • Soggetto: Tratto dal romanzo omonimo di Antonio Pennacchi
  • Sceneggiatura: Stefano Rulli, Daniele Luchetti, Sandro Petraglia
  • Produzione: Cattleya
  • Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
  • Fotografia: Claudio Collepiccolo
  • Montaggio: Mirco Garrone
  • Musiche: Franco Piersanti
  • Scenografia: Francesco Frigeri
  • Costumi: Maria Rita Barbera  
  • Genere: Commedia, Drammatico
  • Durata: 100 minuti (alcune fonti riportano 108)
  • Paese di Produzione: Italia, Francia (coproduzione)
  • Lingua Originale: Italiano
  • Formato: Colore

Cast Principale:

  • Elio Germano: Antonio “Accio” Benassi
  • Riccardo Scamarcio: Manrico Benassi
  • Luca Zingaretti: Mario Nastri
  • Angela Finocchiaro: Amelia Benassi (madre di Accio e Manrico)  
  • Anna Bonaiuto: Bella Nastri
  • Massimo Popolizio: Ettore Benassi (padre di Accio e Manrico)
  • Diane Fleri: Francesca
  • Alba Rohrwacher: Violetta Benassi
  • Ascanio Celestini: Padre Cavalli

Frasi celebri

  • Antonio “Accio” Benassi: la vita alla fine va presa un po’ per culo. Io invece sempre serio, no?
  • Mario Nastri: a prima regola è l’onore. Lo sai che vuol dire, l’onore? Vuol dire: Non tradire l’amico. Non tradire la patria. Non tradire l’idea.
  • Antonio “Accio” Benassi: dicono che invecchiando si migliora. Io invecchiavo e basta.
  • Manrico Benassi: sono le contraddizioni in seno al popolo. Gli vuoi bene al popolo anche se sai che ci sono un sacco di stronzi.
  • Antonio “Accio” Benassi: nel maggio del ’68 la grande onda rivoluzionaria aveva preso Parigi. A luglio, la Cina. Ad Agosto, la Cecoslovacchia. A Latina non è mai arrivata. Il ’68 mi pare di averlo passato in cucina, a mangiare i quadrucci in brodo di mia madre.
  • Mario Nastri: lo sai perché non si tradisce l’idea? Perché l’idea è l’idea.
  • Manrico Benassi: Gesù era un rivoluzionario che rompeva le palle ai Romani. È per questo che ha fatto la fine che ha fatto.
  • Antonio “Accio” Benassi: il giorno che partii per il seminario, solo mio fratello venne a salutarmi…
  • Manrico Benassi: ma non ti sono bastate tutte le mazzate che ti ho dato? Sei uno stronzo, ti voglio bene, mi sei mancato…
  • Mario Nastri: gli americani fino a duecento anni fa erano zulù, e adesso vengono a insegna la democrazia a noi
  • Antonio “Accio” Benassi: un fascista in famiglia fa sempre comodo…
  • Mario Nastri: ecco le più belle lenzuola in terital, ricamate coi colori nostri, che ci ricordano che patria e onore non sono macchie che si lavano!
  • Antonio “Accio” Benassi: me ne frego della galera, camicia nera trionferà!
  • Antonio “Accio” Benassi: Dio! Famme morì di broncopolmonite, ma converti Kruscev! Converti i comunisti!
  • Antonio “Accio” Benassi: perchè non ti cominci un attimo a guardà un pò intorno, magari ti accorgi che esiste pure qualcun altro. Ti vuoi fare la ragazza di tuo fratello? Oh ma che sei matta oh? No! Ma perchè non te piaccio? Perchè so fascita?
  • Antonio “Accio” Benassi e Maresciallo e Amelia Benassi:
    Accio: Mo’che ve credete? Che m’avete messo paura con ‘sta notte in galera? Per me è stato solo un merito passare questa notte qui, perché ho servito un’idea!
    Maresciallo: Ne ho piene le palle, Benassi. Non ne bastava uno a rompere i coglioni! Che cazzo di famiglia! Vai!
    Accio: “Ce ne freghiamo/ della galera/Camicia nera/trionferà!”. Ah mà, hai visto in che cazzo di nazione vivemo? Uno non può manco urla’ “Russia libera”, poi dici la democrazia…
    Amelia: Che non ti salti più in testa di fare scioperi a scuola, eh?
    Accio: Ma che sei matta?
    Amelia: E’ chiaro? E’ chiaro?!
    Accio: Vabbè, ma allora scusa, gli scioperi che fa Manrico vanno bene, e quelli che faccio io, no?!
    Amelia: Sì! I suoi sì e i tuoi no!
    Accio: Brava! Bella, pure te fai parte della democrazia!

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