“La Dolce Vita” è un film satirico e drammatico del 1960 diretto e co-scritto da Federico Fellini. Il titolo tradotto in italiano significa “la dolce vita” o “la buona vita”. Il film racconta la storia di Marcello Rubini, interpretato da Marcello Mastroianni, un giornalista di gossip che, nell’arco di sette giorni e notti, si immerge nella “dolce vita” di Roma alla ricerca infruttuosa di amore e felicità.
Il film rappresenta una critica alla società dell’epoca, mostrando un mondo di superficialità e vuoto esistenziale. Attraverso le avventure e le disavventure di Marcello, Fellini esplora temi come la fama, la decadenza e la ricerca di significato in un mondo in continua evoluzione.
- Il film è diviso in un prologo, sette episodi principali intervallati da un intermezzo e un epilogo.
- La trama segue Marcello mentre si muove attraverso la vita notturna di Roma, interagendo con aristocratici in declino, star del cinema di seconda categoria, playboy invecchiati e donne d’affari.
- Una delle scene più iconiche del film è quella in cui Marcello e l’attrice Sylvia, interpretata da Anita Ekberg, si immergono nella Fontana di Trevi.
- Il film ha avuto un grande successo sia di critica che di pubblico, nonostante la censura in alcune regioni. Ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes del 1960 e l’Oscar per i migliori costumi. È stato anche nominato per altri tre Oscar, tra cui Miglior Regista per Federico Fellini e Miglior Sceneggiatura Originale.
- “La Dolce Vita” è considerato un capolavoro del cinema italiano e uno dei più grandi film di tutti i tempi. Nel 2008, è stato incluso nella lista dei “100 film italiani da salvare” del Ministero italiano dei Beni Culturali, una selezione di film che “hanno cambiato la memoria collettiva del paese tra il 1942 e il 1978”.
Le frasi del film La dolce Vita
Vediamo ora le migliori frasi e quelle che sono rimaste nella mente degli spettatori che hanno visto e continuano a vedere questo film durante la loro vita.
1. Paparazzo, basta! (Marcello)
2. Io non riesco neanche a reggermi in piedi. Ci vorrebbe una carica vitale che io non ho per girare a testa alta. Quando faccio l’amore… ecco sì, nell’amore c’è questa tensione. Solo l’amore mi dà questa forza. (Maddalena)
3. Ah, che macello, s’è allagato un’altra volta, ma se pò campa’ così? […] Sto a sconta’ tutti i peccati de Satana, io! (Ninni) [trovando allagata la propria abitazione]
4. Scoprendo una magnifica dentatura, la bellissima Sylvia dà un morso al tipico e gustoso prodotto italiano [la pizza], è vero. Che nei suoi vivaci colori e nel suo profumo sembra riassumere la gioia di vivere del nostro paese. (Radiocronista)
5. Tu sei tutto, Sylvia! Ma lo sai che sei tutto, eh? You are everything… everything! Tu sei la prima donna del primo giorno della Creazione. Sei la madre, la sorella, l’amante, l’amica, l’angelo, il diavolo, la terra, la casa… Ah, ecco cosa sei: la casa! (Marcello)
6. Come vedi, questi padri non hanno paura del diavolo. Tutt’altro. Gli permettono persino di suonare l’organo. (Steiner)
7. Sono suoni che non siamo più abituati ad ascoltare, eh? Che voce misteriosa: sembra venire dalle viscere della terra. (Steiner) [riferito all’organo]
8. La vostra Italia è una terra di culti antichi ricca di forze naturali e soprannaturali e quindi ognuno ne sente l’influenza. Del resto, chi cerca Dio Io trova dove vuole. (Signora con Emma al miracolo)
9. Marcello, perché sei così cambiato? Ma perché non mi vuoi più bene? Madonna mia, se mi sposasse, verrei qui tutti i giorni a ringraziarti, a piedi verrei. Ma non ti chiedo neanche questo, sai, vorrei solo che mi volesse bene ancora, che fosse mio come una volta. (Emma) [parlando tra sé e sé, facendo un voto alla Madonna]
10. Le parrà strano, ma io credo di conoscerla bene. Il giorno in cui lei capirà di amare Marcello più di lui stesso, sarà felice. (Steiner) [ad Emma]
11. Io ho molta invidia di lei. Lo sa che ho seguito tutti i suoi servizi attraverso il mondo? Anche a me piacerebbe tanto viaggiare: si ha la possibilità di fare incontri eccezionali, di conoscere donne di tutte le razze. Mi piacerebbe avere figli di tutti i colori: rossi, gialli… Pensi che soddisfazione! Così, come un mazzo di fiori di campo. (Marcello) [a Leonida]
12. Che tipo straordinario! Ha scritto decine di libri di cui conosci l’importanza e ha conservata un candore infantile. Io mi domando da dove gli venga tanto ottimismo, tanta fede. Mi fa piacere che venga qui e lo guardo sempre con stupore. A volte mi chiedo persino se non l’invidio. (Steiner) [su Leonida Rèpaci]
13. La bambina invece è completamente diversa: ciò che le piace di più sono le combinazioni di parole. Una frase nuova la incanta. A volte ne inventa lei stessa di bellissime, qualcuna l’ho notata, per esempio: “Chi è la mamma del sole?” È bella davvero però, eh… è già la frase d’un poeta. (Steiner)
14. Voi non potete sapere che dolcezza sia addormentarsi con una piccola creatura accanto. (Steiner) [riferito al figlio piccolo]
15. Qualche volta la notte, questa oscurità, questo silenzio mi pesano. È la pace che mi fa paura, temo la pace più di ogni altra cosa: mi sembra che sia soltanto un’apparenza e che nasconda l’inferno. Pensa a cosa vedranno i miei figli domani… “Il mondo sarà meraviglioso”, dicono, ma da che punto di vista, se basta uno squillo di telefono ad annunciare la fine di tutto? Bisognerebbe vivere fuori dalle passioni, oltre i sentimenti, nell’armonia che c’è nell’opera d’arte riuscita, in quell’ordine incantato… Dovremmo riuscire ad amarci tanto da vivere fuori del tempo, distaccati… [ride brevemente] Distaccati… (Steiner)
16. Ma lo sai che sembri proprio uno di quegli angioletti che ci sono nei quadri delle chiese umbre? (Marcello) [a Paola]
17. Signorina, a lei! Alle sue bellissime gambe che ho avuto la fortuna di ammirare! (Padre di Marcello) [brindisi]
18. La piccola Eleonora: ottantamila ettari, due tentativi di suicidio. (Maddalena) [mentre sta mostrando i vari nobili presenti alla festa a Marcello]
19. E non fare quella faccia! Cosa credi? Che noi siamo meglio? E se non altro loro certe cose le sanno fare con eleganza. (Maddalena) [riferita ai nobili]
20. Io ne ho mille, duemila di idee. Vi posso tenere chiusi qua dentro una settimana senza annoiarvi, però dovete fare quello che dico io. (Marcello) [agli altri convitati]
21. Nel ’65 sarà tutto una depravazione completa. Ah, no? Mamma mia, che schifezza ne verrà fuori! (Mariuccio) [a Marcello]
22. Ma che c’ha da guardare questo? […] E questo insiste a guardare, eh… (Marcello) [riferito al pesce tirato a riva dai pescatori]
23. Chi cerca dio lo trova dove vuole.
24. Anche a me piacerebbe tanto viaggiare: si ha la possibilità di fare incontri eccezionali, di consocere donne di tutte le razze. Mi piacerebbe avere figli di tutti i colori: rossi, gialli… Pensi che soddisfazione! Così, come un mazzo di fiori di campo. [Marcello]
25. Marcello: Sa qual è il suo guaio? Di avere troppi soldi!
– Maddalena [togliendosi gli occhiali da sole]: E il tuo di non averne abbastanza! Hm… intanto eccoci qua tutti e due!
– Marcello: Questo non è mica un guaio: siamo rimasti così in pochi ad essere scontenti di noi stessi.”
26. L’ho sempre detto io: l’unica autentica donna è l’orientale. Del resto dov’era Eva? Nel Paradiso terrestre. E il Paradiso terrestre dov’era? In Oriente. Là veramente l’amore è una cosa…[leonida]
27. Il divo: Se invece di duecentocinquanta ti dessi trecento mila al mese, che scriveresti di me?
– Marcello: Che sei Marlon Brando.
– Il divo: E se ti dessi quattrocentomila?
– Marcello: John Berryman.
– Il divo: E un milione?!
– Marcello: Dammi il milione, poi te lo dico.
28. Io sono troppo serio per essere un dilettante, ma non abbastanza per diventare un professionista. (Steiner)
29. Questi padri non hanno paura del diavolo. Tutt’altro. Gli permettono persino di suonare l’organo. (Steiner)
30. È la pace che mi fa paura, temo la pace più di ogni altra cosa: mi sembra che sia soltanto un’apparenza e che nasconda l’inferno. (Steiner)
31. Bisognerebbe vivere fuori dalle passioni, oltre i sentimenti, nell’armonia che c’è nell’opera d’arte riuscita, in quell’ordine incantato… Dovremmo riuscire ad amarci tanto da vivere fuori dal tempo, distaccati… distaccati… (Steiner)
32. Questo non è mica un guaio, siamo rimasti così in pochi ad essere scontenti di noi stessi…!” (Marcello e Maddalena)
33. A me invece Roma piace moltissimo: una specie di giungla, tiepida, tranquilla, dove ci si può nascondere bene. (Marcello)
34. Sei la madre, la sorella, l’amante, l’amica, l’angelo, il diavolo, la terra, la casa…Ecco che cosa sei: la casa! (Marcello)
35. Sono suoni che non siamo più abituati ad ascoltare. Che voce misteriosa…sembra venire dalle viscere della terra! (Marcello)
36. Questa è proprio l’arte che preferisco, quella che penso servirà domani: un’arte chiara, netta, senza retorica, che non dica bugie, che non sia adulatrice. (Marcello)
37. Marcello, io posso soltanto esserti amico. E quindi mi è impossibile consigliarti. (Steiner)